Da sogno a realtà: è tempo di “ri-Lancia“

Lancia Ypsilon, e poi?

È vero che il modello, il cui glorioso marchio fa ora parte di Stellantis, continua a rinnovarsi (nelle concessionarie è arrivata una nuova versione con molte novità), ma i tanti Lancisti sognano da tempo un ritorno in grande stile del brand sul palcoscenico internazionale.

E così sarà. Un piano di «ri-Lancia» esiste e se ne sta occupando Luca Napolitano (nella foto) , nella ex Fca responsabile Emea di Fiat, Abarth e della stessa Lancia, al quale l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha ora affidato il futuro del marchio fondato da Vincenzo Lancia nel 1906.

I presupposti ci sono: il brand è stato inserito da Tavares tra quelli premium, insieme ad Alfa Romeo e DS. La stessa Beatrice Foucher, responsabile di DS in Stellantis, e compagna di viaggio di Napolitano oltre che di Jean-Philippe Imparato (Alfa Romeo),  ha accennato a ottimizzazione di costi e sinergie fra i tre marchi. Allo stesso tempo, si parla, già ora, di nuovi modelli per Lancia: una vera nuova Ypsilon, un Suv compatto da produrre in Polonia con gli analoghi di Fiat e Alfa Romeo, e probabilmente un’ammiraglia. Qualcuno si spinge più in là, ipotizzando un ritorno ai rally per una sfida in famiglia con Peugeot.

«Bisogna far sì – spiega Napolitano, che gli appassionati stanno sommergendo di mail – che, nei prossimi 15 anni, Lancia sia un marchio premium rispettato. Design senza tempo, eleganza, tecnologia e innovazione: ecco gli asset della Lancia del futuro». E sul tema della gamma, il manager, da 21 anni in Fiat, afferma che «mi piacerebbe guardare a ulteriori segmenti». Punto fermo resta l’elettrificazione, ma senza copiare da altri, «visto che, al 2025, l’80% dei veicoli sarà a doppia motorizzazione, di cui il 40% con la spina». E aggiunge: «Stile, eleganza, benessere a bordo e la possibilità di trovare uniti passato e presente saranno le leve per la conquista dei futuri clienti».

A un «ri-Lancia» ci aveva provato, anni fa, Sergio Marchionne, ma l’esperimento di abbinare il marchio a Chrysler (apporre il marchio Lancia ad alcuni modelli americani) alla fine si rivelò un flop. Da quel momento il destino di Lancia, monoprodotto con Ypsilon e dal 2017 anche monomercato (Italia), era più volte stato messo in dubbio.

Ypsilon, con i suoi numerosi aggiornamenti, ha comunque continuato a macinare risultati. E a stupire, rappresentando un vero case history. Prodotta in Polonia, a Tychy, nel 2019, l’anno prima della pandemia, ha segnato un +21%. Inoltre, è il secondo modello più venduto in Italia dopo Fiat Panda. La rinnovata Ypsilon, a questo punto, dovrà tenere ancora duro, in attesa che il piano industriale di Stellantis, pronto intorno a giugno, definisca nei dettagli l’atteso «ri-Lancia». (motori.ilgiornale.it)

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