Honda supera il mezzo miliardo di moto prodotte

C’era una volta, nel 1949, una motocicletta chiamata Dream D-Type. In un Giappone che stava rialzandosi dalle macerie della guerra, un certo Soichiro Honda sognava due ruote per tutti. Nessuno, nemmeno lui, avrebbe potuto immaginare che, 76 anni dopo, quella passione meccanica avrebbe portato a un traguardo da Guinness: 500 milioni di motocicli prodotti nel mondo.

Più o meno quanto l’intera popolazione dell’Unione Europea, su una moto Honda. Ognuno col suo casco, si spera.

Honda reaches 500 million unit milestone in cumulative global motorcycle production

Il numero 500milioni è uno scooter Activa, uscito dallo stabilimento indiano di Vittalpur. Un traguardo simbolico, che affianca altre due pietre miliari: la Super Cub come 100milionesima e la Gold Wing come 300milionesima. Tutti modelli che hanno scritto pagine fondamentali della storia motociclistica globale, con una presenza capillare che oggi si estende in 23 Paesi con 37 stabilimenti produttivi e oltre 30mila concessionarie ufficiali.

Dal Belgio – primo impianto fuori dal Giappone nel 1963 – fino all’India di oggi, Honda ha seguito una filosofia semplice ma potentissima: produrre dove c’è domanda. Un approccio che ha trasformato la marca in sinonimo di affidabilità, innovazione e accessibilità. E se nel 1997 si festeggiavano i primi 100 milioni, nel 2025 si esulta per aver quintuplicato quella cifra in meno di 30 anni.

Toshihiro Mibe, CEO di Honda Motor Co., ha voluto ricordare che il business delle due ruote è, e resterà, “il business del fondatore”, sottolineando l’impegno a continuare a “portare gioia ai clienti in tutto il mondo”. Una missione ambiziosa, certo, ma resa credibile da un curriculum che include pietre miliari come la CB750 Four, la Gold Wing GL1000, l’Africa Twin, la Fireblade e il recentissimo concept EV FUN, senza dimenticare le innovazioni come il cambio DCT e l’airbag per motociclette.

Oggi Honda è in piena espansione elettrica, con lo sguardo rivolto a un futuro sempre più sostenibile senza rinunciare al piacere di guida. Con una capacità produttiva globale che supera i 20 milioni di unità all’anno, è difficile pensare a un marchio più capace di incarnare il presente e, soprattutto, il futuro della mobilità su due ruote.

Mezzo miliardo di moto, un numero immenso. Ma Honda non si ferma, perché il sogno – quello vero, quello che parte dalla D-Type – è ancora tutto da guidare.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *