Alfa Romeo: una storia di splendori e cadute, in un nuovo libro

L’Ospite di Autologia, Daniele Buzzonetti.

Nata con l’ambizione di creare automobili di classe superiore e dal temperamento sportivo, l’Alfa Romeo ha sempre suscitato entusiasmo e passione. Spinto soprattutto da questi impulsi, nel nuovo volume ‘Alfa Romeo – Automobili per passione da 110 anni’ ho raccontato (con la collaborazione del collega Maurizio Ravaglia per alcune parti) la storia di questo leggendario marchio italiano, nato nel 1910 a Milano, nel mitico stabilimento del ‘Portello’ che era stato creato tre anni prima per ospitare (senza fortuna) il montaggio delle francesi Darracq. Un inizio che nasce da un fallimento: caratteristica che resterà nel destino dell’Alfa Romeo, le cui vicende risultano affascinanti quanto un romanzo per l’alternanza di grandi successi e notevoli ricadute che hanno portata più volte il marchio sull’orlo del precipizio.
La crisi economica degli Anni Venti nonostante la vittoria nel Campionato del Mondo per auto da Gran Premio; l’inevitabile passaggio allo Stato nel 1933 pur con una produzione che annoverava le migliori ‘Gran Turismo’ presenti sul mercato mondiale; la produzione di validissimi motori aeronautici, azzerata dagli effetti della guerra; le affermazioni nei primi due Campionati di Formula 1 (1950-1951), legate però alla necessità di ripartire da zero con la produzione di serie (1900 e Giulietta); le meravigliose stagioni degli Anni Sessanta e Settanta (Giulia, 1750, Alfetta, etc), con il ritorno vincente nelle corse, ma culminate purtroppo con l’invadenza della classe politica, che ancora una volta ha portato l’Alfa Romeo in una situazione di difficoltà economica.
E ancora: il successivo passaggio al Gruppo Fiat (1987), con periodi abbastanza ‘tranquilli’ (legati in particolare a modelli quali la 164, la 156 e la 147, oltre che ai successi nelle competizioni per vetture derivate dalla serie) ed altri momenti culminati con la crisi del Gruppo nei primi Anni 2000. Fino alla ‘reazione ottimistica’ che ha favorito l’uscita della fantastica 8C Competizione e l’ulteriore impulso che ha promosso la sportiva 4C e infine la nuova Giulia Berlina.
Grandi successi, intervallati da pesanti cadute: così si riassume la storia dell’Alfa Romeo, che nei periodi negativi è stata fortunatamente salvata da uomini di grande coraggio e passione: tecnici validissimi e dirigenti lungimiranti, come il celebre Nicola Romeo o l’ingegnere Ugo Gobbato, che negli Anni Trenta (quando l’Alfa costruiva soprattutto motori per aereo e automezzi commerciali) ha creduto nel genio di Enzo Ferrari per proseguire la presenza del ‘Biscione’ nelle corse. Nel dopo-guerra, fino al 1973, ha brillato in particolare la spiccata personalità di Giuseppe Luraghi, il presidente che ha portato l’Alfa ai più elevati successi, dimostrando che anche un’industria di Stato può raggiungere un ottimo risultato economico, se ben condotta.
‘Alfa Romeo – Automobili per passione da 110 anni’, ripercorre l’intera storia del marchio attraverso l’analisi delle vicende più stimolanti, legate ai modelli più celebri ma anche agli uomini – dai dirigenti di massimo livello ai tecnici meno conosciuti – che con le loro decisioni hanno influenzato il destino del marchio.
Il volume di 320 pagine e di grande formato (con traduzione del testo in lingua inglese), è corredato da oltre 400 illustrazioni concesse dal Centro Documentazione Alfa Romeo di Arese, oltre che da immagini specifiche dedicate ad alcune famose vetture che
fanno parte della ‘Collezione Righini’, ospitata a Panzano di Castelfranco Emilia.
Edito dalla modenese ‘Artioli 1899’ (www.artioli.it), ha un prezzo di copertina di 55 euro.

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