(…altre) sette domande a Cunico. Seconda parte

Franco Cunico è stato un importante pilota italiano rally.

Tre volte campione italiano assoluto nel 1994-95-96

Uno dei pochi italiani a vincere un rally mondiale, il Sanremo del 1993 con la Ford Escort RS Coswort e un magnifico 3 posto al Tour de Corse con la Ford Sierra nel 1991

https://www.francocunico.com/bio-results/

Ho avuto la fortuna e il piacere di navigarlo 5 volte in prove del campionato italiano, e il ricordo è di una guida al limite, pulita, senza rischi apparenti, una danza nelle curve e per descrivere il suo stile di guida faccio mie le parole di un grande campione, Walter Rohrl:

“steer as less as possibile , clean line” (sterza il meno possible, traettorie pulite).

Gianfranco Cunico: uno stile di guida ricercato e preciso cui ha corrisposto uno stile di vita serio e dalle linee altrettanto pulite.

Con lui al volante tutto sembrava molto normale, non sembra fare sforzo in prova speciale, sfrutta le traiettorie, è sempre in assetto, mai un errore.

Ricordo una meravigliosa discesa del Langan al Rally di Sanremo del 1981- un capolavoro ! ( e mi piacerebbe ritrovare il tempo cronometrico)

1-L’auto che hai preferito

La Lancia 037 una vera macchina da corsa

2 -il tuo segreto di guida, oggi puoi dirlo … 

“Sento” la macchina sotto il sedile, cerco di spiegarlo ai giovani e non mi capiscono anzi credo pensino che sia un vecchio rimbambito

3-Voltandoti indietro, quale la più importante scelta nella tua vita professionale ?

Paradossalmente quando nel 1980 lasciai la Stratos, non accettai un programma semiufficiale con il 131 di Nocentini, per andare da ufficiale alla Ford ma con un cachet molto alto

4-L’importanza del co-driver in un rally, da 1 a 10 quanto è importante un navigatore in un rally ?

8/10 il feeling e la fiducia con il navigatore è tutto

5-Liburna 1981: secondi assoluti Cunico-Mussa, cosa ricordi di quella gara ?

Ricordo che la nostra Fiestina si rompeva sempre e ci siamo detti visto che è così spingiamo forte fin da subito e vada come vada…

6- Mi dicevi del campionato inglese rally, ci racconti qualcosa ? 

Potrei farne un libro, esperienza professionale ed umana incredibile che non è mai stata raccontata in Italia, Nemo profeta in patria.

7-E dietro la curva ? 

Dietro la curva oggi ho trovato un ambiente arido e poco riconoscente. Solo i tifosi mi sono vicini ma è così per chi vince, l’invidia non ha limiti.

Chi ha lavorato nei rally ed oggi mi è vicino, quello è un amico.

Dietro alla curva, professionalmente, ero convinto di avere altre opportunità di lavoro invece quello proprio non esiste più.

Brutto da dire ma la nostra professione non esiste più.

 

 

 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *