I due gioielli che ci ha lasciato Paolo Pininfarina: Sergio 458 e hypercar Battista

Paolo Pininfarina, dopo lunga malattia, si è spento all’età di 65 anni. Era nato a Torino il 28 agosto 1958. Laureatosi in Ingegneria Meccanica portò avanti importanti esperienze all’estero in particolare in General Motors, Cadillac a Detroit ed Honda.

Presidente del Gruppo Pininfarina ha sempre lavorato con entusiasmo nell’azienda fondata da suo nonno Battista nel 1930, presiedendola dal 2008.

Si era distinto per avere avviato un processo di diversificazione dell’azienda con design industriali diversi dall’automotive (aeronautica, nautica, architettura ed arredamento).

Tra i suoi capolavori spiccano due gioielli: la concept car Sergio 458, una barchetta biposto su base meccanica Ferrari, realizzata nel 2013 in memoria del padre, il Senatore a vita Sergio Pininfarina (un modello esclusivo di sportività, una fuoriserie molto apprezzata anche da Luca Cordero di Montezemolo, presidente in quel periodo della Ferrari: una vettura scoperta, essenziale che bocciava gli elementi superflui e che aveva come obiettivo la performance pura stile auto da competizione e con l’ausilio di due caschi per gli occupanti. L’avantreno disponeva di un volume dinamico collegato al posteriore proiettato in avanti mediante un innesto longitudinale di color nero che interpetrava così la linea principale del design dove spiccava una evidente muscolarità. Spoiler sotto il frontale, deflettore aerodinamico che creava un virtuale parabrezza mediante la deviazione del flusso d’aria per proteggere nel migliore dei modi i passeggeri dalle turbolenze. Il rollbar offriva infine un evidente effetto di deportanza. Lo specchietto retrovisore aveva una forma fluida. Maniglie, alettoni, fori prese d’aria trovavano posto nelle parti scure della carrozzeria, lasciando libere le parti verniciate in tinta rossa).

Una Sergio 458 prodotta nel 2015 in serie limitata. Motore Ferrari V8, cilindrata 4500 cc, 570 cv, lunghezza 4,550m, larghezza 1,940 m, velocità non dichiarata. Ed ancora la hypercar elettrica Pininfarina Battista nome in codice di PFO) una supercar presentata nel 2019 al Salone dell’auto di Ginevra e poi esposta anche a Dubai. Per passare da 0 a 100 kmh bastavano 1,86 secondi, per raggiungere i 200 kmh servivano 4,75 secondi. Disponeva di un powertrain composto da 4 motori elettrici con complessivi 1900 cv e 2340 Nm di coppia, velocità massima di 350 kmh. Produzione di questo coupè a partire dal 2022 limitata a 150 esemplari, prezzo a partire da 2,2 milioni di euro, tasse escluse (assemblaggio a Cambiano).

Lo stile della Pininfarina Battista è frutto della collaborazione fra il team di designer Automobili Pininfarina e quello di Pininfarina sotto la direzione di Carlo Bonzanigo.

Ideale equilibrio tra forma e funzionalità con un design ispirato a modelli come la Cisitalia 202 del 1947 e alle oltre 100 Ferrari realizzate in collaborazione con Pininfarina e alla concept car Sintesi del 2008. Interni dell’auto in pelle, volante in carbonio affiancato da due schermi full touch con informazioni tachimetriche riunite in un mini schermo centrale. La capacità delle batterie, fornite dalla Rimac Automobili, è di 120 kWh. Telaio monoscocca in fibra di carbonio, impianto frenante by Brembo, alettone attivo di coda che funziona anche da freno aerodinamico, pneumatici Pirelli P Zero Corsa montati su cerchi da 21 pollici. Paolo era figlio del senatore a vita Sergio Pininfarina e nipote di Battista “Pinin” Farina, fratello di Andrea e Lorenza. Sposato con Ilaria aveva cinque figli, Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia.

Un vero testimone dell’Italian Style lo ha definito l’agenzia Ansa.

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