Analisi critica della BMW Serie 4 Coupè: la sportiva che colpisce a…muso duro

Diciamolo: senza quel musone e quel doppio rene così grande, molto probabilmente sarebbe passata inosservata. Nuova BMW Serie 4 Coupè colpisce soprattutto nella vista frontale con un design che fa discutere. Questo è vero fino a quando la vedi in fotografia o nei video, poi dal vivo l’effetto è meno invasivo e ci si ricrede sul frontale, anzi arriva ad essere anche gradevole e adeguato a una linea che non lascia niente al caso. Certo, un kit che “ridimensiona” quel doppio rene c’è già e magari i tradizionalisti la troveranno più adeguata ai propri gusti, ma passato il primo impatto, il resto della storia è tipicamente BMW.

OLTRE IL MUSONE C’E’ DI PIU’

Anzi, si fatica a capire le differenze rispetto al passato se non fosse che vai col centimetro in mano, ti metti a controllare il passo e la carreggiata, le dimensioni interne e tutto il resto. Solo allora capisci che c’è altro oltre il musone. L’abitacolo è tipico BMW, tradizione a questo punto, con la plancia leggermente rivolta verso il guidatore, una console centrale con schermo del sistema multimediale fino a 12,3 pollici (che ora supporta anche Android Auto, oltre ad Apple Car Play), e il cruscotto con strumentazione digitale. Il tutto è ripreso dalla Serie 3 per cui capire la differenza, da dentro, praticamente impossibile.

ASSETTO SPORTIVO DA CAPIRE

Al volante, però, qualcosa di nuovo si avverte. Lo sterzo è più diretto, la guidabilità non è che sia così fluida ma proprio da sportiva reattiva. Coi cerchi da 18 pollici il confort è buono, con i 19 e oltre si viaggia su tavoletta racing, ma c’è a chi piace… I tecnici hanno infatti aumentato l’angolo di camber anteriore (e a naso hanno chiuso un po’ la convergenza al punto da farla diventare sottosterzante in quasi ogni condizione), dietro la carreggiata è più larga di 2,3 centimetri e il baricentro più basso di 2 centimetri. Poca roba che al volante l’automobilista normale non sente e non avverte. Te ne accorgi se sbagli qualcosa col dietro attaccato a terra e l’anteriore governabile con lo sterzo. Insomma, più che sportiva estrema, auto adeguata al signor Rossi che fa casa ufficio tutti i giorni.

AVANTI C’E’ POSTO, DIETRO DI PIU’

Un lavoro importante è stato però fatto per lo spazio interno. Stabilito che all’anteriore ci si sta comodi coi sedili avvolgenti, cambia la musica dietro: l’accesso ora è leggermente più agevole e lo spazio maggiore per gambe e capocce di altezze oltre la media, per cui pur con carrozzeria da coupè lo spazio è da berlina pura. Bagagliaio da 440 litri, ottimo per la tipologia di vettura, e vasta gamma di motori.

BENZINA E DIESEL ANCORA AL TOP. PREZZI DA 50700 EURO

La gamma parte con la 420i benzina da 184 CV e un costo di 50.700 euro, si passa poi alla 420d diesel da 190 CV col classico quattro cilindri due litri (consuma davvero poco rispetto alle prestazioni) a 50900 euro, si passa poi alla 430i benzina da 258 CV a 56400 euro. La 440i xDrive è il top di gamma al momento, in attesa della versione  M4 da 510 CV che vedremo il prossimo anno, e costa 77.000 euro.  Nel 2021 arriveranno anche le due versioni 6 cilindri diesel abbinate alla trazione integrale, la 430d xDrive da 286 CV e la 440d xDrive da 340 CV. La nuova M4, invece, sarà disponibile in una versione da 480 CV con cambio manuale oppure da 510 CV con cambio automatico. La trasmissione è la classica ZF 8 rapporti (al pari degli altri modelli con automatico) e sulle versioni diesel e benzina sembra quasi più dolce, delicata e giusta nei rapporti al cambio. Tutto il resto, non citato, è optional e conoscendo il listino BMW, c’è da sbizzarrirsi fra accessori e prezzi che fanno lievitare le cifre di ingresso citate prima. (rmcmotori.com)

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