Analisi critica. Micromobilità: Birò, la minicar “furba” ora si fa in quattro

Nuovi allestimenti e la comodità della batteria rimovibile per il quadriciclo coperto che si propone come valida alternativa nel traffico delle città.

I suoi punti di forza? Tanti. Tra i veicoli a quattro ruote sul mercato è il più piccolo (1,75 metri la lunghezza), il più leggero (345 kg), il più “verde” (è 100% elettrico), quello con l’autonomia più estesa (100 km con un pieno di corrente). E soprattutto regala a chi lo guida un vantaggio sconosciuto a tutti gli altri: non occorre cercare una colonnina elettrica per ricaricarlo perchè la batteria è rimovibile e facilmente trasportabile ovunque.

I suoi difetti? Uno solo, il prezzo. Che non è proprio accessibile a tutti. Ecco, in sintesi, questo è Birò, il quadriciclo coperto che arriva ora sul mercato con una nuova generazione per proporsi ancora una volta come alternativa pratica e intelligente all’automobile, soprattutto per chi vive e deve muoversi in città.

Dall’esordio su strada di circa dieci anni fa, quando fu il pioniere della mobilità elettrica in tempi in cui nemmeno si sapeva cosa fosse, è stato venduto in 3.500 esemplari grazie alla lungimiranza di un’azienda di Pordenone, la Estrima guidata da Matteo Maestri, specializzata nella produzione di cabine per macchine per movimento terra che lanciò questo marchio satellite per la mobilità urbana. Il piccolo Birò a due posti affiancati nel frattempo è cresciuto nella tecnologia, arrivando ora a proporsi in quattro diversi allestimenti.

Le motorizzazioni. Birò conta su due motori brushless 48V: la versione base arriva a una velocità massima di 45 km/h ed è equiparato a uno scooter, guidabile dunque anche dai quattordicenni con patentino. Con il kit Bolt invece arriva a 60 km/h e si trasforma in quadriciclo pesante (L7e), guidabile dunque dai maggiori di 16 anni con patente B1 o B. sul fronte autonomia e motorizzazioni, Birò conta su una batteria tradizionale che assicura sino a 100 km percorsi, o in alternativa sull’innovativo sistema Re-Move, che consente di rimuovere appunto la batteria per ricaricarla ovunque sia disponibile una fonte di ricarica. Per chi non ha il garage, l’alternativa può dunque essere di portarsi la batteria a casa e ricaricarla in vista del successivo utilizzo. Re-Move utilizza la tradizionale batteria al litio di Birò, con il solo restyling del vano porta batteria, e permette un’autonomia fino a 55 km, si ricarica completamente in 4 ore, a differenza della batteria fissa che, a fronte di un’autonomia fino a 100 km, richiede un tempo di ricarica di 6 ore (entrambe ricaricabili anche parzialmente).

Gli allestimenti. La scelta dell’allestimento parte dall’essenziale versione Summer, per passare alla Winter che aggiunge la chiusura con le portiere laterali (rimovibili), mentre per chi desidera un po’ di spazio per il trasporto dei bagagli si può scegliere tra i modelli Big e Box. I prezzi di listino sono, rispettivamente, di 7.990, 9.990, 11.990 e 12.490 euro, ma è possibile beneficiare degli incentivi governativi che consentono di ottenere fino al 30% di sconto e fino a un massimo di 3.000 euro senza rottamazione; oppure fino al 40% di sconto e fino a un massimo di 4.000 euro se si rottama un veicolo inquinante di categoria L da Euro 0 a Euro 3.

Da segnalare infine che Birò ha la comodità di poter essere parcheggiato negli spazi riservati ai ciclomotori, ed è dotato di serie di un dispositivo che ne permette la condivisione via smartphone, mentre a breve è previsto il lancio di un sistema di apertura e avviamento “keyless” tramite app. (avvenire.it)

 

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