Anche la Porsche prende la…scossa

Anche la Porsche prende la…scossa e dice ciao ciao ai motori diesel, non più in sintonia con l’anima del marchio. Decisione annunciata prima del Salone di Parigi dal presidente Olivier Blume. Si ispira, infatti, al concept Mission E, la prima elettrica al 100% realizzata dal prestigioso marchio tedesco: è la supercar Taycan che debutterà nel secondo trimestre 2019. E’ il risultato di un programma che prevede investimenti per 6 miliardi di euro e 1200 nuove assunzioni.
E’ stata svelata durante la cerimonia <70 Anni di auto sportive>, preceduta da un cinguettio via Twitter proveniente dalla Gran Bretagna che aveva svelato, per aumentare la curiosità, qualche dettaglio tecnico. Il nome Taycan sta a significare <cavallino vivace> ed evoca la cavallina esposta al centro dello scudo Porsche dal 1952. Un modello che promette performance in libertà. Taycan è spinta da una coppia di motori sincroni a magneti permanenti, con potenza complessiva di 600 cv. Da 0 a 100 orari in 3″5, con i 200 orari che si raggiungono in meno di 11″. L’autonomia è superiore ai 500 km con l’80% della carica ottenibile in un quarto d’ora. <Prevediamo che oltre il 50% dei modelli Porsche consegnati a partire dal 2025 sarà elettrificato – ha dichiarato Lutz Meschke, vice presidente del consiglio direttivo di Porsche – specificando che per questo nuovo modello verrà realizzato uno stabilimento all’interno dello stabilimento di Zuffenhausen, discostandosi così dal principio della catena di montaggio unica, sfruttando sistemi di trasporto senza conducente all’interno di un processo di produzione a flusso continuo>. Taycan verrà alimentata dalla tecnologia a 800 Volt (come è accaduto per la 919 Hybrid da gara), tecnologia che consente alla batteria agli ioni di litio di ricaricarsi in 4 minuti, accumulando energia per percorrere 100 km in base al ciclo NEDC. Con una capacità fino a 22 kW, Porsche Mobile Charger Connect potrà assicurare la ricarica a casa alla vettura durante la notte. Nell’ambito della joint venture Ionity, di cui fa parte insieme ad Audi, Bmw, Daimler e Ford, Porsche installerà in Europa 400 stazioni di ricarica rapida entro il 2019. Porsche inoltre installerà circa 2000 punti di ricarica a corrente alternata presso diverse destinazioni di viaggio, come ad esempio, hotel in 20 mercati diversi. Prima della Taycan ci sarà il debutto della nuova generazione della 911 che sarà presentata a novembre a Los Angeles: avrà un motore più avanzato verso il centro dell’auto ed il telaio servirà da piattaforma anche per le future generazioni delle sportive a due posti, l’Audi R8 e la Lamborghini Huracan. E non mancherà una versione ibrida. Altre chicche saranno la nuova Macan, pronta per lo sbarco in Europa con un nuovo motore 4 cilindri turbo benzina di 2 litri e 245 cv e la variante coupè della recente Cayenne, attesa nel secondo semestre 2019. A Parigi c’era anche il secondo prototipo della Speedster, solo 1948 esemplari a 200 mila euro per rivivere il mito della 356 a cielo aperto cara a James Dean. <Porsche in Borsa? Varrebbe almeno 70 miliardi> ha titolato il 16 ottobre il Corriere della Sera nelle pagine di Economia (a firma m.sab.) dove sono emerse divergenze di opinioni in casa Porsche. Il direttore finanziario Lutz Meschke nel corso della presentazione della Taycan, aveva affermato <che in caso di Ipo la società replicherebbe il successo Ferrari e il valore di Porsche AG potrebbe arrivare a 60/70 miliardi di euro>. Pronta la replica da parte dell’azienda, controllata da Volkswagen, il cui azionista di maggioranza è la famiglia Porsche. Porsche Ag ha chiarito che il brand <non sta valutando una quotazione in Borsa>, decisione che <deve essere presa a livello di Gruppo> da VW.

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