Assicurare bene la vettura storica

Il tema è di quelli complessi.

Come assicurare una vettura storica in modo che, in caso di sinistro o avvento avverso, sia “rispettato” il suo valore?

Per capirlo abbiamo parlato con Alberto Mauri, titolare della Bartolini & Mauri, azienda torinese leader nel settore da almeno 3 decenni.

L’aspetto chiave di questo particolare settore delle assicurazioni auto è quello della gestione del sinistro. Sono tutti buoni infatti a proporre polizze economicamente valide. Ma, come spesso accade anche nelle assicurazioni dei veicoli normali, è la gestione del sinistro a fare la differenza.

Ecco cosa nel pensa Alberto Mauri: “Il 90% dei periti che vengono coinvolti nella gestione del sinistro non sono esperti in vetture d’epoca. Sono veramente pochi quelli che hanno questa professionalità. Nel caso dei veicoli d’epoca che hanno subito sinistri non si parla di riparazione ma di restauro, in quanto il veicolo che subisce un danno non ha ovviamente la disponibilità di ricambi come una vettura moderna. I pezzi (per esempio i lamierati) devono essere quindi rifatti da zero, se si parla di veicoli rari. Pensiamo a componenti come i vetri, che devono essere realizzati apposta. Per esempio, di una Lancia Stratos non esistono parabrezza. Ci sono 2/3 aziende che sono in grado di rifarlo a un costo di 1800/2500 euro. Della 500 invece si trova di tutto. Il campo è quindi vario. Noi abbiamo quindi una rete di periti in grado di seguire la nostra clientela”.

E’ fondamentale però anche l’approccio con l’oggetto veicolo storico. Ecco il pensiero di Mauri: “Nella nostra politica di assicuratori abbiamo invece trattato le vetture come opere d’arte, utilizzando concetti simili. Occorre infatti considerare, nel caso di un sinistro di una vettura d’epoca conservata, che la stessa nel caso in cui debba essere ristrutturata perde valore, esattamente come un quadro restaurato”.

Le procedure sono state complicate in seguito al risarcimento diretto (è l’assicurazione di chi ha subito il sinistro a liquidare il danno al suo cliente, per poi rivalersi su quella di chi ha causato il sinistro). Supponiamo per esempio che una Porsche d’epoca del valore di 70mila euro sia tamponata da una moderna Fiat 500. In questo casoè un attimo fare 15mila euro di danno. Nell’attività di compensazione però tutte i sinistri vengono liquidati con 2000 euro, quindi in questo caso è passivo di 13 mila euro. Nel caso in cui invece una Panda del valore di 700 euro sia tamponata e ha un danno di 1300 euro ecco che il valore del risarcimento sarà di 2000 euro, quindi l’attivo è di 700 euro”.

La gestione del sinistro riguarda anche la scelta della carrozzeria dove far riparare la vettura. Ecco come si comporta la Bartolini & Mauri. “Non abbiamo carrozzerie convenzionate, perché questo porterebbe ad un annacquamento delle prestazioni. Abbiamo invece avviato un processo di selezioni appoggiandoci alla federcarrozzieri. E’ più un discorso quindi di partnership”

Ma quali sono le condizioni di quest’assicuratore? “Il nostro cavallo di battaglia è la polizza Oldtimer, introdotta nel 1994.  Abbiamo 150.000 vetture assicurate in Italia. Siamo stati i primi in Italia a proporre questo. A questa abbiamo affiancato il prodotto Oldtimer Extra, realizzato con la Nobis Assicurazioni, che fa parte delle attività dell’imprenditore Alberto Di Tanno. Per accedere a questo prodotto occorre avere un veicolo storico già con RCA. Ha validità annuale, con componenti modulari che si possono variare durane il periodo assicurativo: danneggiamento e distruzione, smarrimento, rapina o furto, atti vandalici, eventi sociopolitici, calamità naturali, cristalli e danneggiamento nel trasporto”.

Rimane da chiedere quali sono le procedure relative anche all’assicurazione di veicoli storici custoditi in appositi locali. “In questo caso procediamo esattamente con lo stesso criterio stabilito prima, facendo attenzione a quelli che sono gli aspetti che riguardano il locale dove sono custodite. Nella valutazione del premio influisce quindi l’analisi dei sistemi antincendio e antifurto e la presenza anche saltuaria di un addetto alla sorveglianza. Occorre far notare che la collezione è a stima accettata, con valore concordato in sede di stipula. Naturalmente la copertura copre volendo anche in caso di tutte le catastrofi immaginabili, come i terremoti e le alluvioni”.

E riguardo l’adozione di antifurti satellitari? “Noi lasciamo liberi i clienti, ma non è nella nostra consigliare ai clienti di mettere il satellitare, perché nella normativa italiana non è ancora chiaro chi può avere accesso a questi dati”.

Per maggiori informazioni: bartoliniemauri.com

 

 

 

 

 

 

 

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