Pubblicati da Maurizio Melzi

Il Centenario di Bepi Koelliker

Non ho mai conosciuto Bepi Koelliker. O meglio, non ho mai avuto l’occasione di parlargli ma per vederlo, l’ho visto. Erano i tardi anni settanta quando, armati di bici e di voglia di vedere le Jaguar, io e qualche compagno di passione automobilistica lasciavamo la sicurezza dei giardinetti di fronte al Liceo Beccaria, transitavamo per […]

L’azione speciale. (riservato agli addetti ai lavori)

Dicasi “azione speciale” quel particolare programma di comunicazione, estremamente targettizzato, focalizzato ad un obiettivo nuovo – magari usando tecniche o discipline innovative – tramite il quale il responsabile marketing raccoglie consensi e apprezzamento da parte dei professionisti del settore mentre il responsabile commerciale la considera soldi buttati. Quelli che, tanto per intenderci, lui ha faticosamente […]

Motorshow!!

Ma che senso ha, al giorno d’oggi, il salone automobilistico? Me lo chiedo mentre guardo (attraverso internet, sia chiaro) le foto in bianco e nero dei vari saloni degli anni cinquanta e sessanta: Torino, Parigi, Ginevra. Non appena il Presidente della Repubblica, la Regina, il Capo dello Stato o anche solo il sotto vice segretario […]

La conferenza stampa

Ah! Le gioie della conferenza stampa! L’incontro tra due mondi che si completano, perché ognuno ha bisogno dell’altro, o almeno così sembrerebbe… Quando ero piccolo, io e mio fratello, avidi lettori di cose automobilistiche, sapevamo dell’introduzione di un nuovo modello da disegni “interpretati” da qualche rivista, poi – con una certa lentezza – le notizie […]

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie

Il 1968 è stato un anno di profonde mutazioni, riuscite o meno, e di grandi insegnamenti. Ha insegnato alla massa come stuzzicare il potere e al potere come, nell’era moderna, controllare la massa. In quell’anno l’azienda giapponese che rappresento progettava e costruiva veicoli elettrici; anche altri costruttori lo facevano. Perché? Forse perché in quell’anno, nella […]

Una bella macchinetta

Una bella macchinetta, altrochè. L’ho visto subito quando è uscita: comoda, filante, una linea moderna e pratica. Anche Zio Alfonso, all’epoca c’era ancora, l’aveva detto: questa volta alla FIAT con la 128 avevano fatto le cose per bene. E lui lo sapeva perchè c’aveva due fratelli e tre nipoti alla FIAT, a Torino. Con Mimmo […]