Clima teso all’A.C. Napoli in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio: ricorso al TAR, occupazione della sede e polemiche. Il voto il 27 aprile

Acque agitate a Napoli per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Automobile Club, previsto per giovedì 27 aprile. Dopo anni di incontrastato potere della compagine dirigenziale uscente, con a capo Antonio Coppola, prima direttore, poi ininterrottamente rieletto alla presidenza dal 2011, un gruppo di soci contestatori ha deciso di scendere in campo per proporre una lista alternativa a quella presentata dallo storico numero uno dell’ente.

Un autentico fulmine a ciel sereno per Coppola, personaggio molto in vista anche a livello regionale e nazionale. E’ presidente degli Automobile Club della Campania, membro del Comitato Esecutivo dell’Automobile Club d’Italia, fondatore della rivista Mondoauto ed è stato insignito di varie onorificenze: Maestro del Lavoro, cavaliere e ufficiale al merito della Repubblica, commendatore, oltre che stella di bronzo, d’argento e d’oro al merito sportivo del CONI.

La “discesa in campo” del gruppo alternativo all’attuale dirigenza ha colto di sorpresa i vertici dell’ente e negli ultimi due mesi non sono mancati colpi di scena e polemiche, culminati, il 22 marzo scorso, in un ricorso al TAR e, giovedì 20 aprile, in una simbolica occupazione della sede dell’Automobile Club Napoli. In gioco c’è la gestione della sede napoletana dell’Automobile Club per il quadriennio 2023-2027.

I contestatori decisisi a scendere in campo con una lista alternativa a quella del presidente uscente sono in buona parte veterani dell’automobilismo sportivo: tra di loro Cosimo Turizio, ex pilota napoletano arrivato fino alla Formula 2, Michele Liguori (tuttora protagonista nel Master Tricolore Prototipi), Lucio Bosurgi, Luciano Culotta, Antonino Puorto, Francesco Argiulo, Carlo Casillo. Con loro l’ex eurodeputato Enzo Rivellini, anche lui con trascorsi in pista, e Pietro Casillo, titolare della Four Project Italia, che organizza il Challenge Ford, uno dei campionati che apre le porte all’attività sportiva in pista, nonché fondatore dell’associazione Napoli Motori 2035.

Consapevoli di non avere rappresentatività sufficiente per tentare la scalata all’A.C. Napoli, i tesserati ACI Sport hanno raggiunto un accordo con un altro gruppo, in prevalenza di provenienza SARA, denominato RINNOVACI, che si stava organizzando da tempo per tentare un’operazione di rinnovamento all’interno della sede napoletana dell’Automobile Club, con l’obiettivo di nominare alla presidenza Michele Giardiello, ex deputato del PD (allora DS), ex consigliere comunale ad Acerra ed ex direttore della Fondazione Caracciolo, il Centro Studi dell’ACI.

La lista anti-Coppola è guidata da Pasquale Contiello e Mario Feliciello, mentre nella categoria degli speciali figura Espedito Iasevoli. Sono agenti della SARA e da tre anni lavorano a questo progetto. L’obiettivo dichiarato è creare un’alternativa alla gestione Coppola e questa volta si dicono certi di portare al voto oltre mille persone. In caso di vittoria, il gruppo Rivellini dovrebbe avere poi la conduzione della parte sportiva.

Del ricorso al TAR della Campania si è occupato il professore Severino Nappi, noto avvocato amministrativista napoletano, il quale ha mosso varie contestazioni alla regolarità della tornata elettorale, chiedendo inizialmente “l’annullamento, previa sospensione, del verbale della riunione del Consiglio Direttivo dell’Automobile Club Napoli del 23 febbraio 2023 e della delibera contenuta nel suddetto verbale con cui l’Organo Direttivo dell’ente ha indetto le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali”.

Secondo i ricorrenti non erano stati assolti alcuni adempimenti preliminari indispensabili ai fini del normale e corretto svolgimento della competizione elettorale. Dopo un susseguirsi di raccomandate, diffide, solleciti, rinvii e contestazioni per il mancato accesso a documenti e informazioni fondamentali per presentare le candidature alternative a quella della compagine dirigenziale uscente, questa parte del problema, sia pure in extremis, è stata però risolta, e dunque il ricorso al TAR verte ora esclusivamente sulla regolarità della votazione in programma il 27 aprile.

“Una regolarità tutta da verificare, e perciò vigileremo attentamente sullo svolgimento delle operazioni di voto, al fine di tutelare correttezza e trasparenza” dice Pietro Casillo, uno dei più attivi tra i soci sportivi che hanno sollevato il caso. In perfetta sintonia Enzo Rivellini, il quale tiene a ricordare che “i ritardi imposti dal Consiglio uscente, i difetti di informazione, di istruttoria e di motivazione, le palesi manifestazioni di eccesso di potere, la violazione del principio di eguaglianza e del principio di pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive hanno condizionato lo svolgimento della necessaria attività di divulgazione ai soci del nostro programma elettorale”. Se non bastasse, viene ricordato dai ribelli che “l’attuale gestione ammette al voto un numero spropositato di titolari di tessere omaggio, senza tener conto che l’ACI è un ente statale di interesse pubblico, soggetto tra l’altro alla vigilanza della presidenza del Consiglio dei ministri, e che l’interesse generale, e in particolare dei soci ordinari, deve prevalere su tutto”.

Come ha reagito Coppola all’attacco del tutto imprevisto, dopo 12 anni al vertice, puntellati da campagne sulla sicurezza stradale, una continua attività pubblicistica e un consolidato consenso da parte di autorità della politica, della magistratura, del giornalismo, del clero? Finora con il silenzio. Non ha rilasciato dichiarazioni, ma è diffusa l’opinione che “dirà la sua” in uno dei suoi articoli pubblicati di frequente sui giornali locali o sulla rivista dell’A.C. Napoli Mondoauto, da lui fondata e diretta (è anche giornalista pubblicista).

La possibilità che il voto provochi una svolta è tutta da verificare, ma i promotori della protesta sono molto motivati, al punto da allestire bus carichi di soci votanti da far confluire il 27 aprile a Piazzale Tecchio. D’altro canto la lista di candidati del presidente uscente può contare su una cospicua riserva di voti assicurata proprio da una nutrita rappresentanza di soci-sportivi, ovvero da una buona parte dei piloti della Scuderia Vesuvio, il cui presidente Valentino Acampora (titolare di una delegazione provinciale dell’A.C. Napoli) ha chiamato a raccolta i propri tesserati raccomandando di confermare, con il proprio voto, i candidati di Coppola.

A favore della gestione dell’ultimo quadriennio si è schierato anche Paolo Scudieri, figura di spicco dell’automotive (è titolare del colosso della componentistica Adler, presidente dell’Anfia, sponsor della Ferrari, nonché gentleman-driver impegnato nel Challenge della Casa di Maranello) che da un anno ricopre anche, proprio su proposta di Coppola, il ruolo di presidente della Commissione Sportiva dell’A.C. Napoli. Pur non avendolo fino a ieri dichiarato esplicitamente, l’obiettivo finale di Scudieri sarebbe assicurarsi il sostegno dei nuovi eletti nel consiglio direttivo per rilevare poi, con il beneplacito anche di Sticchi Damiani, la poltrona di Coppola al vertice dell’A.C. Napoli, probabilmente lasciando allo stesso Coppola il ruolo di presidente onorario.

In un accorato messaggio inviato ai contestatori (in particolare ai veterani del motorsport che si riconoscono nell’associazione Casco Azzurro presieduta dallo stesso ingegnere-pilota), Scudieri ricorda che l’attivismo elettorale per il rinnovo delle cariche all’Automobile Club di Napoli indirettamente danneggia la sua persona e mina l’unità dell’associazione. “Pur condividendo alcune ragioni della protesta – scrive nel suo messaggio – la mia candidatura sollecitata dai vertici nazionali (Sticchi Damiani, ndr) è sinonimo di garanzia per tutti noi”.

Rivolgendosi agli associati, il numero 1 del Casco Azzurro ricorda: “La nascita del nostro sodalizio è stata, a suo tempo, frutto delle vostre sollecitazioni, ma soprattutto della vostra passione, e tutto ciò ha portato in questi anni risultati straordinari”. Tra questi viene ricordata la straordinaria manifestazione rievocativa del Gran Premio Napoli di Formula 1 svoltasi il 19 maggio del 2022, impreziosita da un concorso d’eleganza per auto d’epoca e da una esibizione di auto storiche da competizione sul lungomare di Napoli.

Nel suo messaggio Scudieri ricorda inoltre che “la richiesta avanzata al sindaco Manfredi di intitolare una piazza a Mennato Boffa (pilota napoletano vincitore del Gran Premio di Posillipo nel 1960) è stata ormai approvata dalla commissione toponomastica del Comune di Napoli e ciò rappresenta un segnale di attenzione verso il nostro mondo”.

Soddisfazione viene espressa, nel messaggio indirizzato ai contestatori, anche per la visibilità guadagnata con trasmissioni televisive dedicate ad eventi storici come la mitica cronoscalata Amalfi-Agerola, mentre – guardando al futuro – viene ricordato che si sta lavorando al ritorno della storica Sorrento-Sant’Agata, in programma per novembre. “Sono certo – scrive Scudieri – che beghe e faccende a noi estranee non possano minare per nessuna ragione il nostro mondo e la nostra associazione da sempre basata solo ed esclusivamente sulla passione per i motori. Chi ha pensato di usare questo bagaglio di valori per altri fini troverà in me un fermo oppositore.”

Come finirà? L’esito dello scontro è tutto da scoprire. Unica certezza è il malessere che serpeggia nell’ambiente, un’aria pesante che per ora ha condizionato quello che sembrava un idilliaco rapporto tra buona parte dei soci sportivi dell’A.C.Napoli e il presidente della Commissione Sportiva.

“Con rammarico – dice Enzo Rivellini, uno dei più attivi promotori della contestazione – abbiamo appreso della posizione assunta da Scudieri, al quale riconosciamo competenza, passione e attivismo, e per questo gli avevamo assicurato, in tempi non sospetti, che avremmo appoggiato anche noi una sua nomina a presidente della sede napoletana dell’ACI, in sostituzione di Coppola. Ma lui ha respinto le nostre proposte e ora racconta cose non vere su di noi, e perciò gli ho inviato un messaggio firmato, con me, dal gruppo dei principali animatori dell’azione di protesta. Non abbiamo avuto risposta e le nostre proposte non sono state accolte. Scudieri ha scelto di allearsi con altri, e dunque, in caso di vittoria della nostra lista, proporremo la nomina a presidente di Michele Giardiello. Il quale – ha tenuto a dire Rivellini in una intervista a una radio locale – ha una storia politica diversa dalla mia, lui di sinistra io di destra, ma intendiamo collaborare sulla base di un programma che metta al primo posto i valori della trasparenza, della partecipazione e dell’attività”.

2 commenti
  1. M.Rosaria
    M.Rosaria dice:

    EFFETTIVAMENTE C’E’ BISOGNO DI PERSONE NUOVE,VOLTI GIOVANI CHE POSSANO CAMBIARE LA SITUAZIONE TANTO DECADENTE IN QUESTO MOMENTO.
    NON E’ POSSIBILE CHE OGGI MIO COGNATO E’ STATO AD ATTENDERE DALLE ORE 8:30 ALLE 14:30 UN SOCCORSO.
    E’ VERGOGNOSO E QUESTA LACUNA E’ DOVUTA AD UNA CATTIVA GESTIONE

  2. Luciano Culotta
    Luciano Culotta dice:

    Ho letto attentamente quanto ha scritto l’ottimo Segio Troise e concordo su tutto,manca però la ciliegina finale del pomeriggio 25 Aprile : l’ACI Napoli ha pubblicato le schede per la votazione e la n 1 non è completa delle due righe che permetterebbero la possibilità di votare altri due nomi, inoltre dichiara che se verranno aggiunti nomi le schede verranno annullate!!!!

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