CONTRO STILE – L’eleganza oltre la bellezza

Rosso fiamma, ardente come il fuoco, bellissima mi appare una meravigliosa DS Cabriolet, firmata Henri Chapron.

(fotografia fiancata ¾ anteriore aperta. Vedi citroen-ds-manufactur.com) È la Serie 2 – No.9508 Citroen DS Pallas Convertibile del 1969. Carrozzeria colore rouge rubis e interni bi-color Cognac.

Nel sobborgo parigino di Levallois-Perret, famoso nei primi decenni del secolo scorso per le sue attività automobilistiche, opera da decenni l’atelier di carrozzeria Manufaktur di Henri Chapron, che dalla metà degli anni ‘50 modifica e trasforma, con grande passione, le Citroën DS in veri e propri capolavori, come la Croisette Cabriolet e la Concorde Coupé.

Creazioni basate sulla rivoluzionaria e straordinaria ammiraglia francese, che interpretano, senza alcun dubbio, il concetto di “Haute Couture”. A un primo sguardo, fugace o intenso che sia, queste fuoriserie trasmettono a chi le osserva il valore assoluto della eleganza senza tempo. Sculture, vere e proprie opere poetiche.

Un’opera d’arte, il “rubino” di Henri. Sbaraglia le sue DS, altre “pietre preziose” e appare unica, fuori concorso.

Dalle proporzioni alle linee veloci senza interruzioni, dalle superfici alle forme da accarezzare, dall’abbinamento dei colori alle cromature dosate con sapienza, tutto si fonde in un’unica visione che sconfina nella poesia, fino a toccare in ogni particolare le corde dell’emozione.

Eleganza

Cosa significa nell’automobile l’eleganza?

Significa creare, disegnare o modellare un’emozione con una raffinatezza non facilmente raggiungibile e soprattutto non imitabile.

Una filosofia di ricerca estetica che appartiene al vasto mondo dei sentimenti, senza tradire la dovuta razionalità della tecnica.

Oggi, in questo presente, creativi, stilisti, designer e i loro seguaci ne sono consapevoli? Sembrerebbe di no!

Ci stiamo forse dimenticando che in natura, donne, uomini, e ancora, paesaggi, oggetti, edifici, arredi, tessuti, movimenti, gesti, frasi, recitazione, pensieri… possono essere eleganti?

Sembrerebbe di sì!

Negli scenari attuali risulta molto difficile distinguere l’eleganza dalla grossolana sciatteria nella giungla espressiva che si è formata intorno ad ogni forma di comunicazione. Tutto è “urlato” e si cerca soprattutto lo scontro in ogni campo, presentando pericolosamente uno scenario sempre più appariscente, grottesco e aggressivo.

Nel car design di oggi accade anche di peggio. Basta osservare le cosiddette concept car che vengono presentate a ritmo serrato, e che, salvo qualche rarissimo esempio, non tengono assolutamente conto di questa raffinata distinzione.

Una provocazione per Stellantis e il Brand DS ma anche uno stimolo e un sincero augurio di ritrovare nella parola “bellezza” quell’’idea che non è alla portata di tutti, quella parola magica alla base del percorso tracciato dai padri della DS…  L’ELEGANZA.

 

 

 

 

3 commenti
  1. Filippo Zanoni
    Filippo Zanoni dice:

    Io sono convinto che per vari motivi il “meglio” nel car design sia già stato fatto. A parte la concorrenza fra le Case (che ha portato come dici ad un’innovazione stilistica non sempre sana) ad aver cambiato molto le carte in gioco sono le normative e la necessità di operare con limiti più stringenti (dovuti alla necessità di usare le stesse piattaforme). Quante vetture fatte negli ultimi 20 anni saranno “classiche” ed iconiche tra 40 anni? Pochissime. Sicuramente sono di più quelle tra gli anni ’50 e fine anni ’70. Sono quindi più dolce nel considerare anche i tempi moderni. Facendo un salto nell’arte contemporanea tante cose possono non piacere, ma ci sono spunti interessanti. Idem nell’architettura e nel design. La distrazione generale non aiuta a “selezionare” e incoraggiare i più bravi, quindi nel turbocapitalismo dell’offerta si perdono le perle anche perché i fruitori sono sempre più distratti e poco “attenti”, oltre ad essere pigri nel confrontarsi con gli altri. Spunti come il tuo quindi sono spesso (e purtroppo) poco considerati.

  2. Nicola D. Bonetti
    Nicola D. Bonetti dice:

    Un capolavoro l’auto e altrettanto il testo.
    Tre righe su tutto:
    “Dalle proporzioni alle linee veloci senza interruzioni, dalle superfici alle forme da accarezzare, dall’abbinamento dei colori alle cromature dosate con sapienza, tutto si fonde in un’unica visione che sconfina nella poesia, fino a toccare in ogni particolare le corde dell’emozione.”
    Chapeau!

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