Fiat 600 da utilitaria a Suv, anche elettrico: debutto il 4 luglio

La nuova Fiat 600 debutterà il 4 luglio, ma sul mercato arriverà in autunno. Come la Jeep Avanger sarà prodotta negli stabilimenti di Tychy in Polonia sulla piattaforma ECMP2 sviluppata dall’ex Gruppo PSA e rivoluzionata da Stellantis che la proporrebbe con motore benzina 1.2 Turbo tre cilindri da 100 e 136 cv e Hybrid ma anche in una versione completamente elettrica con il propulsore e la batteria dell’Avanger (156 cv, batteria al litio da 54 kWh e circa 400 km di autonomia).

Si tratta di un ritorno simbolico in quanto la neo 600 sarà un Suv di segmento B che in gamma prenderà il posto dell’attuale 500X ma con dimensioni più contenute. Le prime foto sono state scattate a Roma davanti a San Pietro (il design del posteriore e dei fanali sembrano rievocare la Stilo ma si scorgono anche le linee già viste sulla 500e con fari a Led integrati e una sopracciglia sul cofano, griglia ampia che incorpora i sensori Adas mentre il portellone posteriore è più allungato. Inoltre qualche dettaglio ricorda la Jeep Renegade anche a livello di plancia). Le sospensioni si avvarranno di un sistema McPherson all’avantreno e di un ponte torcente al retrotreno. La futura 600 avrà una lunghezza leggermente superiore ai 4 metri. Solo sulla coda è visibile il logo Fiat.

Il brand guidato da Olivier Francois si è chiuso nel massimo riserbo per accrescere la curiosità dei potenziali acquirenti. Si vocifera di un prezzo che partirebbe da 24.000 euro per le versioni benzina, mentre si parla di 35.000 per quella con la spina per competere con l’invasione dei modelli cinesi.

STORIA – La Fiat presentò nel 1955 al Salone di Ginevra la 600. Utilitaria a quattro posti prodotta in grande serie e destinata a sostituire secondo la dirigenza Fiat l’obsoleta Topolino. La 600 venne considerata l’icona del boom economico italiano. Il progetto era di Dante Giacosa che aveva ripreso dei suoi studi su 102 e 400 sperimentale. L’assemblaggio oltre che a Torino Mirafiori avveniva anche a Cordoba (Argentina), Barcellona (Spagna), Germania Ovest e in Jugoslavia. Auto simili erano da considerare la Citroen “CV, la NSU Prinz, la Renault 4CV e il Maggiolino Volkswagen.

La 600 berlina costava 590.000 lire, prezzo inferiore a quello della Topolino: ne furono realizzate 950.000 sino al 1960. Cilindrata di 633 cc, potenza 21,5 CV, velocità di 95 kmh, consumo di carburante di 5,7 litri x 100 km. Il motore era sistemato posteriormente. Accensione con spinterogeno, distribuzione a valvole in testa, frizione monodisco, cambio a quattro rapporti con comando a leva centrale più retromarcia. Sospensione anteriore e posteriore a ruote indipendenti, pneumatici 5,20-12, freni a pedale idraulico sulle quattro ruote, quello a mano meccanico. Sterzo a vite e settore elicoidale, diametro di sterzata di 8,70 metri. Carrozzeria astruttura autoportante. A livello di dimensioni il passo era di 2 metri, la lunghezza di 3,215 metri, la larghezza di 1,380 m, l’altezza di 1,405 metri. Peso a vuoto di 585 kg. Nel 1956 la 600 venne presentata anche nelle versioni a tetto apribile (635.000 lire) e Multipla. Quest’ultima vide la luce al Salone di Bruxelles nel 1956: aveva l’avantreno di derivazione dal modello 1100/103.

Rispetto alla 600 aveva un diverso rapporto al ponte (7/45)2 . Era lunga 3,53 metri, larga 1,45 m e alta 1,52 m. 90 orari, consumo di carburante di 6,7 litri x 100 km. Con i sedili ribaltati si veniva a formare un piano di carico di oltre 1,75 mq. La Multipla venne costruita nelle versioni “4-5 posti”, “6 posti” e “Taxi”, con prezzi rispettivamente di 730.000 lire, 743.000 lire e 835.000 lire. Con la 600 la produzione giornaliera superava le 1000 unità. La “600 D” vista nel 1960 aveva una carrozzeria con deflettori orientabili alla finestratura portiere ed una grigliatura nel cofano motore. La cilindrata venne portata a 767 cc, 29 cv, cambio a 4 rapporti + RM, velocità di 110 kmh, consumo di 5,8 litri x 100 km. Costava 640.000 lire. Anche le versioni Multipla e Taxi utilizzarono la meccanica della Serie D. In totale dal 1955 le 600 costruite nelle varie versioni ed edizioni sono state 2.695.197.

Dal maggio 1964 la Fiat iniziò la produzione della 600 D con le portiere girate, ovvero incernierate anteriormente. A partire dal Salone di Torino del 1965 è più esattamente dalla vettura nr 2.035.001 il modello disponeva di un nuovo serbatoio carburante (31 litri), inedito fregio frontale. All’inizio della primavera 1998 fu la volta della Seicento (questa volta scritta a lettere) prodotta a Tichy in Polonia e proposta nelle versioni 900i cat, S, SX, Young, Fun, Citymatic, 1.1i cat Hobby e Sporting prezzi a partire da 13.292.000 lire. Poi fu proposta anche l’Elettra con motore elettrico trifase a corrente alternata posizionato nella parte posteriore. Disponeva di un caricabatterie interno posto sotto il piano di carico del bagagliaio, la cui presa è sulla fiancata sinistra: la durata di una ricarica era di 8 ore, autonomia di 90 km, velocità di 100 kmh, prezzo di 41.300.000 lire. Nel 2006 venne presentata come concept la Multipla MultiEco al Salone dell’Auto di Parigi.

(Foto clubalfa.it)

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *