Hamilton “5”: missione compiuta

Lewis Hamilton ha ottenuto il suo quinto titolo iridato di F 1 nel GP del Messico.

Lo so, non è bello per un giornalista citare se stesso. Però, se permettete, vorrei richiamare per gli amici di “Autologia.net” il mio articolo del 7 gennaio 2017. L’obiettivo di Hamilton.

https://autologia.net/fangio-nel-mirino-di-hamilton/

L’inizio della stagione di “Formula 1” 2018 era ancora lontana dall’inizio ed io avevo annunciato che per Lewis Hamilton c’era una motivazione ben precisa: il quinto titolo mondiale di Formula 1, per eguagliare Manuel Fangio che negli anni ’50 riuscì ad ottenere quel risultato. Quello voleva e quello ha ottenuto.

La differenza è che Hamilton ha conquistato i suoi 5 titoli di cui quattro con la Mercedes ed uno con la McLaren, mentre Fangio ne ottenne uno con l’Alfa Romeo, uno con la Maserati, uno con la Mercedes, un altro in parte con una Mercedes ed in parte con una Maserati, ed uno con la Ferrari.

C’è qualcosa che accomuna questi due maestri del pilotaggio: l’intelligenza tattica, la strenua volontà, e la sensibilità di guida in ogni condizione.

Certamente è altrettanto importante la coesione del team. In particolare vorrei fare riferimento alle vicende  delle gare in cui la squadra ha chiesto a Bottas, fedele compagno di squadra, di agevolare Hamilton consentendogli di superarlo. C’è una sola chiave di lettura: se ancora a quattro gare dalla fine, e pur con un bel vantaggio, la Mercedes ha adottato questa tattica significa che temeva il ritorno della Ferrari e di Vettel. E questo ci da la misura della stima nei confronti della Ferrari in un’annata buona ma forse sprecata da un paio di errori tecnici e da quattro o cinque errori del pilota.

Per l’ennesima volta ci tocca sperare nella prossima annata, ma la situazione in Ferrari al momento ci sembra un po’ fluida. Con un Vettel in recupero ed il confronto con il giovane Leclerc: il compito principale della squadra sarà quello di creare il massimo della serenità nell’ambiente. Ci riusciranno?

Attenzione però, perché il “Lewis all’arrembaggio”, non quello prudente del Messico, cercherà di puntare al sesto e poi al settimo titolo per uguagliare sua maestà Schumacher.

Ma di questo avremo occasione di parlare più avanti.

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