Heritage Stellantis celebra i 75 anni dell’Abarth

Un doppio tributo alla leggenda del marchio Abarth. E’ questo il modo con cui Heritage Stellantis ha deciso di festeggiare il 75° Anniversario dello Scorpione. In primo luogo , è stata allestita all’interno dell’Heritage Hub di via Plava, una suggestiva mostra temporanea già aperta al pubblico dallo scorso venerdì 12 aprile e sarà visitabile per tre mesi circa, inclusa nel biglietto del tour all’Heritage Hub ( info e prenotazioni sul sito ). Il secondo omaggio consiste nella presentazione del progetto “Abarth Classiche 1300 OT”.

L’esposizione ripercorre le tappe salienti del brand attraverso alcune delle sue vetture più famose e si compone di 12 esemplari, provenienti da collezionisti privati e dalla collezione di proprietà di Stellantis, che danno il benvenuto ai visitatori all’ingresso del polo museale, e di altre 26 vetture disseminate nell’Heritage Hub.

Le protagoniste del  Red Carpet di Heritage

Ad accogliere i visitatori all’ingresso, sistemate su uno splendido tappeto rosso, sono ben le 12 star di questa straordinaria esposizione. A cominciare dalla prima 500 che Carlo Abarth elaborò, riuscendo a spremere quasi 26 cavalli dal motore a due cilindri ottenendo così una velocità di 120 km orari. Così equipaggiata, la prima 500 con elaborazione Abarth conquistò sei record di velocità e durata sul circuito di Monza nel 1958. Per non parlare della Fiat Abarth 850 TC , che  si configurava come una piccola sportiva, perfetta tanto nell’uso quotidiano quanto nelle gare su circuito; o, ancora, della leggendaria Abarth 1000 degli anni Sessanta, per arrivare  alla Fiat Abarth 124 Rally, la nuova versione della 124 Sport Spider presentata al Salone di Torino del 1972 con un motore 1.800 cm³ di cilindrata.

Non poteva mancare la Autobianchi A112 Abarth 58 HP, presentata al Salone di Torino del 15 settembre 1971, che nel nome portava anche il numero dei cavalli che esprimeva il suo motore: 4 cilindri in linea di 982 cm³ per 58 CV DIN a 6600 giri/min alimentato da un carburatore doppio corpo verticale Weber 32 DMTR. La velocità massima della 58 HP è di 150 km/h, circa 10 km/h in più della versione base e accelera da 0-100 km/h in poco più di 12 secondi. Così come la Fiat 131 Abarth, disegnata da Bertone, la cui versione stradale venne presentata al Salone di Ginevra del 1976. Costruita in 400 esemplari, numero minimo per garantire l’omologazione della versione Corsa nel Gruppo 4 secondo i regolamenti FIA, la Fiat 131 Abarth Rally Gr.4 si impose rapidamente nelle competizioni di tutto il mondo.

A concludere questa splendida carrellata di modelli, confermando la continua evoluzione del brand, trovano giustamente posto anche l’Abarth 500e con livrea Poison Blue e la nuova Abarth 695 75° Anniversario, che rende omaggio alla storia dello Scorpione e al famoso motore 1.4 T-Jet, dalla cui cilindrata (1.368 cc.) deriva la tiratura limitata a 1.368 esemplari esclusivi.

Altre vetture ricche di primati e curiosità

Di grande fascino anche le altre 26 vetture Abarth d’epoca inserite nella mostra. A cominciare dalla 750 Record Aero, disegnata dal giovane designer Franco Scaglione, e la 1000 Formulino che venne pilotata direttamente da Carlo Abarth per conquistare il 100° record della Casa. Riflettori puntati anche sull’iconica Lancia 037, l’ultima vettura a 2 ruote motrici a vincere, nel 1983, il Mondiale Rally davanti a concorrenti con trazione integrale. Al centro dell’attenzione anche  la famosa S4 Martini, l’ultima vettura da rally del team Lancia / Abarth a correre nel gruppo B e l’altrettanto rinomata 124 Rally Gr.4 sulla quale il celebre pilota Marku Alen ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Fiat. Allo stesso modo, i visitatori saranno impressionati da due bolidi da corsa: il prototipo ECV, creato dalla squadra Lancia / Abarth che non partecipò ad alcuna gara rallistica nel gruppo B, e la potente LC 2 concepita dall’ingegneria Abarth per le gare endurance ed equipaggiata con un motore 8 cilindri Ferrari. Tra le altre vetture presenti trovano spazio anche ad alcune rarità assolute come l’elegantissima 2400 Coupé Allemano, la vettura personale di Carlo Abarth nei primi anni ’60, e la potente Fiat 131 Supermirafiori “2000/TC Volumetrico” con elaborazione Abarth che l’Avvocato Giovanni Agnelli guidava nei suoi tragitti giornalieri.

L’ospite d’onore

Il vero fiore all’occhiello della rassegna è il modello di stile di Abarth Classiche 1300 OT, realizzato in Epowood, che presenta dettagli di grande pregio come la griglia posteriore con il lettering “Abarth”. Abarth Classiche 1300 OT è stata ideata da Heritage per omaggiare un’auto iconica che mezzo secolo fa otteneva successi nelle competizioni. Questa edizione speciale, inserita all’interno del progetto Heritage “Reloaded by Creators”, offre agli appassionati l’opportunità di possedere una reinterpretazione contemporanea di una delle vetture più emblematiche degli anni ’60.

Meccanicamente basata sul progetto Abarth Classiche 1000 SP del 2009, questa nuova creazione è l’evoluzione della Abarth Classiche 1000 SP che venne creata dal team di Heritage nel 2021 in soli cinque esemplari venduti in tempo record. Caratterizzata da una carrozzeria in fibra di carbonio e dallo storico “periscopio” reinterpretato in chiave contemporanea, la nuova Abarth Classiche 1300 OT , che sarà prodotta in serie limitata di sole cinque unità, è già ordinabile e sarà commercializzata direttamente dal dipartimento Heritage di Stellantis .

Una mostra da non perdere

L’esposizione dedicata alla 75° anniversario del Brand dello Scorpione è l’occasione ideale per ammirare questi autentici “gioielli” dell’automobilismo mondiale, grazie a un allestimento suggestivo capace di far risaltare la loro unicità in termini di design, innovazione tecnologica e palmares sportivo.

Esiste un fil rouge che lega le vetture Abarth del passato, esposte nella mostra temporanea che abbiamo allestito qui a Torino dove la leggenda ha preso forma, e l’emozionante Abarth Classiche 1300 OT, un sogno che a breve diventerà una splendida realtà: sono i valori fondanti del marchio, ossia massime prestazioni, cura artigianale e costante affinamento tecnico,  promossi ieri da queste iconiche progenitrici e oggi parte integrante del nuovo progetto inserito nel programma Heritage “Reloaded by Creators”. Senza dimenticare che sono gli stessi valori che caratterizzano l’attuale gamma dello Scorpione, a conferma che i precetti di Carlo Abarth sono ancora fonte di ispirazione per il futuro”- ha affermato Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage.

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