HONPE ARCHETYPE, l’intrusa a 4 ruote in anteprima all’Eicma

Nelle manifestazioni espositivi di settore è ormai quasi un’abitudine, se non un vezzo, condurre i visitatori spesso fuori tema, per stupirli con effetti speciali. Se non ci ha sorpreso vedere la Fiat Topolino fare bella mostra di se all’ottantesima edizione dell’Eicma, l’esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori, non  altrettanto si può dire per una lussuosa Supercar lunga oltre 5 metri, svelata proprio per l’occasione.

Il nuovo quadriciclo della Fiat, votato alla mobilità sostenibile urbana e di corto raggio, è certamente parte integrante di questo Salone che ha dedicato dedicato un apposito spazio tematico. Non lo è certamente la concept sedan ARCHETYPE EV presentata a Fieriamilano Rho in anteprima mondiale da HONPE Technology, una delle più grandi aziende di prototipi a livello internazionale.

Tutto diventa più chiaro quando si scopre che a creare questa automobile è stato Mike Robinson, poliedrico designer di fama mondiale abituato a guardare sempre al futuro.

Realizzato in soli 45 giorni, dal modello CAD alla show car finita da HONPE Technology, questo prototipo pone l’accento sulla sempre maggiore velocità richiesta dal settore, senza però rinunciare alla qualità, ma al contrario, alzando ancora di più il livello.

La concept ARCHETYPE ( dal greco archetupon,  archetipo ossia forma originale)’è una berlina elettrica di lusso con una nuovissima architettura da GT limousine: l’impatto visivo dell’esterno, elegante, accattivante, ampio e basso, è superato solo dal moderno e spaziosissimo salotto interno.

“ ARCHETYPE è stata progettata in modo da riflettere le linee e le proporzioni essenziali, lasciandole il più possibile pulite e minimal, a differenza di molte autovetture moderne, eccessivamente ridondanti . ha affermato Robinson – ed è la prova vivente che la prototipazione diventa ogni anno più veloce, anche per quanto riguarda le automobili full-size. Credo che questo sia uno degli aspetti più vitali dello sviluppo di un prodotto, ed è esattamente il contributo di alto livello e velocità che HONPE Technology è in grado di offrire”.

La “forma originale” si concretizza nel fatto che la maggior parte delle linee esterne è stata eliminata e anche gli interni sono stati ridotti a un insieme di elementi minimal o “essenziali”, ridefinendo così le regole del lusso, precedentemente riconosciute da una sovrabbondanza di linee, materiali e texture. Le dimensioni sono estremamente contrastanti, unendo una berlina da 5,25 metri a un’altezza complessiva estremamente ridotta di 130 cm e una larghezza complessiva di 2015 cm.

Queste insolite  proporzioni insolite danno vita a un inedito mix di due concetti opposti: la supercar, naturalmente bassa e super larga, e la lunghezza tipica delle limousine di lusso. Inoltre, l’esterno nero su nero, è caratterizzato da finestrini oscurati integrati, che creano un fenomeno di “squadratura” che riduce ulteriormente il rumore visivo tipico delle auto moderne.

La vista laterale sembra essere stata modellata in una galleria del vento: la sporgenza anteriore estremamente corta e quella più lunga posteriore sono tipiche delle berline aerodinamiche, conferendo alla vettura la tipica forma allungata. La linea centrale procede dalla parte anteriore a quella posteriore creando un unico arco continuo. Solo i parafanghi anteriori si elevano al di sopra della linea centrale dell’alta velocità, dando quel tocco di sensualità in più rispetto alla maggior parte delle supercar.

Anche la calotta del parabrezza è perfettamente a filo con la carrozzeria, grazie a uno spoiler mobile che si solleva in velocità permettendo l’azionamento dei tergicristalli. Sono stati eliminati tutti gli elementi superflui: oltre ai tergicristalli nascosti, non sono presenti le maniglie degli sportelli, che sono ad attivazione vocale e gli specchietti retrovisori sono a scomparsa, nascosti nei parafanghi anteriori, e si attivano automaticamente quando necessario. I parafanghi posteriori extra larghi si allargano fino ad abbracciare gli pneumatici, conferendo alla vettura un assetto possente per una stabilità visiva e fisica sulla strada.

La parte anteriore è caratterizzata dalla totale assenza della griglia, in quanto il raffreddamento delle batterie avviene al di sotto del paraurti anteriore. I fari LED ultrasottili sono dotati di un lungo DRL a “L” che attraversa orizzontalmente la parte anteriore e sono posizionati sui rigonfiamenti del parafango anteriore, all’interno del quale alloggiano le ruote da 21 pollici dal design moderno e pulito.

La parte posteriore presenta una configurazione fastback allungata con una coda aerodinamica a spigoli vivi che abbassa il Cx, garantendo maggiore autonomia della batteria e riducendo le emissioni di CO2. Il lunotto è sdoppiato, con la terza luce di stop posizionata al centro, come se fosse una spina dorsale virtuale del veicolo. I fanali posteriori sono tridimensionali, sporgenti dalla carrozzeria, con LED microfunzionali che illuminano il rivestimento rosso esterno trasparente. Il cofano posteriore, di medie dimensioni, è completamente integrato nella coda e, una volta aperto, scopre un vano portaoggetti inaspettatamente ampio.

Lo spazio interno di ARCHETYPE si apre grazie a sportelli contrapposti e senza montante centrale, che pur non essendo una novità, invogliano a entrare in questo futuristico salotto mobile. L’abitacolo rivela un grande spazio tra i sedili anteriori e posteriori, ultrasottili e completamente reclinabili e con un appoggio per i piedi pieghevole per il massimo comfort, e con un’ergonomia adatta a qualsiasi corporatura. Le tonalità calde e chiare degli interni, in contrasto con quelle scure dell’esterno, ampliano la percezione visiva.

Il pavimento piatto, tipico delle moderne piattaforme skateboard EV, garantisce uno spazio più ampio e libero per gli occupanti, che hanno a disposizione due console fluttuanti, collocate tra i sedili e contenenti tutti i comandi necessari che scompaiono quando non servono.

Il quadro strumenti è dotato di una struttura ad ala fluttuante, leggerissima, formata quasi unicamente da bocchette di ventilazione e da un minuscolo schermo al centro. Il volante, interamente drive-by-wire e a forma rettangolare, che ricorda quella della Formula uno, ricalibra costantemente il raggio di sterzata 5 volte al secondo, in base all’ambiente esterno e agli input del conducente all’interno. Al centro uno schermo permette al conducente di leggere facilmente i dati del tachimetro, i livelli della batteria, le mappe GPS e le spie luminose e di azionare i pulsanti relativi alle varie funzioni senza mai togliere le mani dal volante, il cui rivestimento esterno è in morbida pelle, mentre quello interno è realizzato in ceramica altamente resistente.

“Questo esercizio di design – conclude Mike Robinson – offre molti spunti interessanti per le auto del futuro, anche se sono per lo più idee provocatorie e non soluzioni complete. Ma quello di far riflettere è proprio  il ruolo delle concept car. Non c’è tempo per studi di fattibilità approfonditi o certificazioni dei materiali quando si realizza un’intera automobile in soli 45 giorni. La maggior parte delle aziende riesce a mettere insieme appena una manciata di bozzetti in questo arco di tempo. Pensate a quante  idee potrebbero prendere vita se solo potessero essere realizzate (quasi) in tempo reale!”

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