Il 25° Rallye Historique de Montecarlo è partito da Torino

Parte oggi da Torino, dopo aver passato la giornata nella centralissima piazza San Carlo (definita “il salotto di Torino) iniziata alle 8,30 con le pratiche, le iscrizioni, la distribuzione del radar che descrive il percorso.

L’Automobile Club Torino ha infatti ricevuto il compito da svolgere: occuparsi di ben 130 auto da rally (delle 284 iscritte) arrivate da tutta Europa per il Rallye Historique de Montecarlo.

Alle ore 8,30 di giovedì 26 inizieranno verifiche e consegne dei radar. Partiranno alle 19,00 a un minuto, una dall’altra dalla centralissima piazza San Carlo (alle 18,30 si esibirà la Fanfara dei Bersaglieri) alla volta di Perosa Argentina, Sestriere, Cesana, Montgenevre e Gap: da dove – insieme a quelle provenienti da Oslo, Londra, Bad Homburg e Reims, altre sedi europee di partenza – si recheranno tutte a Montecarlo: dalla “capitale” del Principato di Monaco prenderanno il via per affrontare le Prove Speciali cronometrate con tempo imposto: non terribili, sempre che non piova o addirittura ci sia ghiaccio e neve, come nelle tante (quasi tutte) edizioni passate, quando comandava chi era più veloce nelle PS.

La partenza è organizzata dall’Automobile Club Torino (presieduto dal professor Piergiorgio Re, vice presidente dell’ACI Italia) e se ne occupa il consigliere Giancarlo Quaranta: quello stesso che, in luglio, rende effettuabile anche la bella corsa di velocità in salita Cesana-Sestriere, valida per il Campionato Italiano e quello Europeo delle cronoscalate per auto sportive storiche, senza dimenticare la Cesana-Sestriere Experience, bella parata di vetture dalle linee sportive.

Per l’uscita da Torino è stato previsto che – alla partenza data alle ore 19 (poi a un minuto uno dall’altro) – ogni concorrente venga preceduto e guidato alle porte della città da una vettura storica.

Le auto in gara sono modelli che hanno già disputato il “Montecarlo” in passato, quello valido

per il Campionato del Mondo Piloti e Campionato Mondiale Costruttori. Ricordiamoci delle Lancia

Fulvia Coupé (come quella HF 1,6 con la quale – nel 1972 – il veneto Sandro “Drago” Munari, affiancato dal bravo navigatore milanese Mario Mannucci vinsero un Montecarlo innevato grazie anche alla motricità anteriore della loro vettura ma, comunque, suonando le Porsche – motricità

posteriore ma con il sovrastante peso del motore – e lo squadrone delle Alpine Renault A110).

Prima della partenza – alle 18,30 – gli spettatori intervenuti potranno godersi la musica della Fanfara dei Bersaglieri.

Dopo la “partenza” di Automotoretrò, trasferitosi a Parma, di manifestazioni automobilistiche a Torino è rimasto ben poco. Ben venga questa partenza che riprende dopo ben 8 anni dall’ultima organizzata sempre dall’Automobile Club torinese.

È davvero un’occasione per vedere com’erano le auto da gara, con le loro carrozzerie profilate, leggere, aerodinamiche per penetrare nell’aria, dotate di una loro personalità accattivante, piacevoli a vedersi per gli anziani e i giovani. Quasi tutte create da bravi designer, bravi ingegneri e grandi firme come Pininfarina, Ghia, Italdesign (Giugiaro) per citarne qualcuno. D’altronde il MOMA (Modern Art Museum di New York) le aveva definite “sculture in movimento”!

Ora, purtroppo, i Suv se non sono tutti uguali, ci manca poco.

Definirli auto? Ma…!

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