In Francia 20 milioni di veicoli diventeranno elettrici grazie al “retrofit”, e in Italia ?

Come riportato da Autolinknews, il governo francese ha annunciato un ambizioso programma volto a rivoluzionare il settore dei trasporti. Un piano nazionale per il retrofit consentirà di convertire almeno 20 milioni di veicoli con motore termico in auto elettriche, ibride plug-in o a celle a combustibile.

La mossa, che mira a sostenere l’impegno del Paese verso la neutralità carbonica entro il 2050 e l’eliminazione delle vendite di ICE entro il 2035, è il risultato di una consultazione con l’intera filiera automobilistica. Il piano si basa su tre linee guida principali: semplificazione delle normative, potenziamento degli incentivi e supporto alle imprese specializzate.

Il quadro legislativo sarà riformato per consentire maggiore flessibilità tecnica e burocratica, a partire da una misura già in vigore da gennaio, che ha eliminato alcune restrizioni sull’acquisto di veicoli da trasformare. Inoltre, il governo lavorerà per promuovere una legislazione europea sul retrofitting, al fine di armonizzare le diverse normative nazionali e creare un mercato unico nell’UE.

Il piano prevede un aumento di 1.000 euro per gli incentivi, che potrebbero raggiungere i 6.000€ per le famiglie a basso reddito con grandi pendolari e 10.000€ per LCV. Se l’abitazione principale si trova in una zona a traffico limitato è prevista un’integrazione tra 1.000 e 3.000 euro.

Il governo intende rafforzare ulteriormente i meccanismi di incentivazione nella prossima legge di bilancio e ha già stanziato 20 milioni per sostenere lo sviluppo del settore attraverso una serie di bandi destinati a supportare investimenti, attività di ricerca e collaborazioni industriali.

Ma cos’è il “retrofit” elettrico?

Il retrofit elettrico, noto in ambito automotive come il risultato di un insieme di modifiche elettromeccaniche apportate ad un veicolo tradizionale per trasformarlo in un mezzo elettrico o ibrido.

Il fine di questo processo è quello di riconvertire una qualsiasi auto tradizionale con motore endotermico in elettrica, assicurandole una nuova e possibilmente lunga vita.

La manutenzione dell’auto elettrica è notevolmente ridotta anche se non annullata, rispetto ad una motorizzata diesel o benzina. Ciò è evidente anche dalle differenze tecniche tra i propulsori.

Un endotermico è formato da circa 300 pezzi in media, mentre un motore elettrico consta di una trentina di pezzi e non necessita di frizione e cambio, grazie a un kit omologato presso le officine sarà possibile a chiunque di avere un’auto elettrica grazie al meccanico di fiducia.

Stiamo parlando di un progetto ambizioso che da noi non sappiamo quando si realizzerà, tuttavia è immaginabile che fra non molto il retrofit elettrico sarà preso in considerazione da molte persone che non potranno permettersi un’auto nuova elettrica visto i costi d’acquisto.

Intanto lanciamo un segnale ai nostri politici che non devono fare altro che copiare il progetto francese di cui abbiamo detto all’inizio. Ce la faranno o continueranno ad accapigliarsi come bambini su temi del tutto insignificanti per la gente ???

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