La beffa delle tariffe e dei carburanti

Ci risiamo, altro tratto di strada, la TEM, tangenziale esterna milanese, e altra mazzata per gli automobilisti. Per fare 32 km chiedono 6,40 euro, mentre il costo della tangenziale è raddoppiato. E qui ci si riallaccia alla BREBEMI, altro tratto di strada che te lo fan pagare e peso d’oro senza l’oro. Sulla TEM sembra di vedere in fotocopia l’altra autostrada: niente stazioni di servizio, nulla per ripararsi etc, solo un aumento dei costi. E siccome di quattrini ne girano pochi, a questi fenomeni delle infrastrutture, da Maroni presidente della Regione che gongola a Del Rio ministro a sua insaputa delle infrastrutture, non gliene frega un bel niente di dare servizi ai cittadini a prezzi ragionevoli. No, loro fanno le strade, ci mettono 300 milioni di soldi pubblici sui 2 miliardi investiti e poi, per 50 anni, lasciano la convenzione al privato che deve guadagnarci, mica fare un servizio alla comunità. Quindi, prima pagano coi soldi miei, delle tasse (i 300 milioni) poi si arricchiscono coi soldi miei (del pedaggio) succhiandomi altri quattrini. Il sistema è sbagliato, peccato che chi è al vertice non lo abbia ancora capito e a livello di stampa nazionale, specie fra i colleghi dell’auto, invece di incensare, nessuno si indigna e dice che è una truffa. Eh sì, perché ce la stanno menando con l’Europa che ci obbliga qua e ci obbliga là. L’Europa ci obbligherebbe anche a contratti di esclusiva non superiori ai 5 anni. Vale per tutte le categorie, ma quando si tratta di autostrade stranamente il limite viene portato da 34 anni (autostrade per l’Italia, scadenza 2038) ai 50 anni come in questo caso. E un’altra beffa è data dal costo dei carburanti. Il petrolio è ai minimi termini, eppure alla pompa non ce ne siamo accorti. Un esempio pratico? In Francia e Spagna il gasolio è arrivato a 1,18-1,19 euro al litro, da noi nei self Eni si parte da 1,39, siamo sui 20 centesimi in più. Colpa delle accise. Sì, le accise vostre e di tu nonno… Anche all’estero pagano le accise e sul gasolio sono più care che da noi, quindi? Quindi ci stanno prendendo per i fondelli ancora. Ad esempio, in autostrada Milano Como, stazione Q8 ultima in territorio italiano, il gasolio domenica 17 maggio alle ore 14,40 costava quasi 1,75 euro!! Avete letto bene, 1,749 per la precisione. Non parliamo della benzina. Naturalmente fuori dall’autostrada benzinaio Eni, Como Sud, vendeva il diesel a 1,53. Domanda, come mai in provincia di Bergamo costa 1,39 al litro e qui, 20 km a nord, più caro? Risposta da far cadere le braccia: “Perché la provincia di Como ha delle accise locali più alte, poi danno la tessera sconto ai residenti per non farli andare in Svizzera e alla fine il costo è uguale a quello delle altre provincie. E’ un “trucco” ha detto il gestore dell’impianto (ferrarista e iscritto al Club di Erba, per inciso…). E sulle autostrade lombarde, vanto di Maroni etc, i cittadini vengono turlupinati in questo modo. Con accise, rincari e prezzi folli, pedaggi inadeguati e noi, giornalisti del settore, invece che urlare allo scandalo e tirare fuori le cifre, zitti zitti a incensare sta banda di incapaci che gestiscono la cosa pubblica. Ah, dimenticavo: luglio 2001, petrolio a 60 dollari al barile, lira dollaro a 2216 al cambio, quindi un barile di petrolio (155 litri per la precisione) costava 132.960 lire. Oggi, anno 2015, barile a 58 dollari e cambio euro a 1,12 (convertendo in lire) il barile costerebbe 100.276, ovvero 32 mila lire in meno rispetto a 14 anni fa. Mi spiegate perché un litro di gasolio lo devo pagare a 3380 lire quando all’epoca costava 1030? Chi ci sta pigliando per il culo allegramente togliendoci soldi dalle tasche?

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