La Francia escluderà le Case cinesi dagli incentivi 2024 per le EV

Per favorire le auto prodotte in Europa, il governo ha deciso di escludere dal “bonus écologique” il 35% dei modelli in commercio.

Il risultato è che potranno fruire dell’incentivo all’acquisto i modelli dei gruppi transalpini Stellantis e Renault e le auto dei marchi tedeschi. Ma tutta la produzione cinese resta fuori a partire dalle MG alle BYD, che quest’anno hanno conquistato quote crescenti di mercato.

Parigi non ritiene quella della Cina una concorrenza leale, con metodi produttivi che prevedono un ampio uso del carbone.

Il Ministro dell’Economia Bruno Le Maire ha spiegato che “…finora lo Stato non poneva condizioni su come dovrebbero essere fabbricati i veicoli acquistati con il bonus. Centinaia di milioni di euro di denaro pubblico sono stati così convogliati in veicoli con bilancio di CO2 molto scadente. Questo ormai è il passato”.

Dal 1° gennaio si volta pagina. Il nuovo sistema si basa su un punteggio che valuta i diversi aspetti della sostenibilità dei prodotti. A partire dall’impronta ambientale dello stabilimento di produzione e dai “viaggi” per il trasporto dalla fabbrica al punto vendita.

Producendo circa il 60% dell’energia dal carbone, i Marchi cinesi sono tagliati fuori. Una delle particolarità di questo sistema è data ad esempio dalla Dacia Spring: sarà esclusa dal bonus perché, nonostante appartenga al gruppo Renault, è prodotta in Cina.

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