La mia macchina inquina più del dovuto…pazienza!

I potenziali compratori di automobili fanno in fretta a dimenticare.
Lo dimostrano i dati delle vendite di vetture a gasolio della Volkswagen, che ha impiegato poco tempo a riprendersi dopo le accuse rivoltele a proposito dei suoi Diesel.
Vien da pensare che ci sia in giro poca o insufficiente sensibilità, o cultura, ecologica. Tradotto: se la mia macchina inquina più del dovuto, pazienza, cosa ci posso fare? Che danno ne ho?
Altro discorso sarebbe se venisse rivelato all’automobilista che la sua vettura consuma più del dichiarato. Allora sì che si irriterebbe, essendo pizzicato nel portafoglio e si asterrebbe dal comprare ancora un prodotto di quella marca.
Lo stesso comportamento adotterebbe se scoprisse che la sua auto ha un difetto ai freni o alle sospensioni o alla tenuta di strada (ricordate la famosa “prova dell’alce” della Classe A in Svezia, che procurò a dir poco imbarazzo, ma ancor più perdita di immagine, alla Mercedes?).
Quale delle due ipotesi (propensione a dimenticare o scarsa coscienza ecologica) abbia maggiormente contribuito a contenere il danno, anche in termini di immagine, per il più potente Gruppo automobilistico del mondo, non è dato sapere.
Ma la dicono lunga i risultati operativi della Casa tedesca che, dopo le perdite del 2015 (complici i problemi del Diesel) ha prontamente voltato pagina nel 2016, passando in terreno profittevole. Segno che il cliente è rimasto fedele alla Marca, rinnovandole credibilità e fiducia, come tiene orgogliosamente a rilevare il Presidente e Amministratore Delegato Matthias Muller.
Fra i diversi marchi che partecipano al consolidamento del benessere della Volkswagen, pretende di rivestire adesso un ruolo significativo, dopo qualche periodo di stasi, la Seat che nel 2016 ha immatricolato più di 400.000 veicoli, con un aumento del 3,8%. Il merito va ovviamente a modelli di successo come la Leòn e la Ibiza, ma altresì alle qualità manageriali dell’attuale Presidente della filiazione spagnola, Luca De Meo, re del marketing a livello mondiale nel settore dell’automobile. All’epoca in cui era in Fiat aveva già conseguito risultati brillanti come artefice del sensazionale lancio della “500”.

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