Le auto della Mille Miglia si raccontano in una mostra “dinamica”
La Mille Miglia. Un mito incredibile, esaltato da epiche imprese, piloti eccezionali e vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo. Fino a poco tempo fa per vedere molte protagoniste di questa celebre gara era necessario appostarsi lungo il percorso oppure andare all’arrivo/partenza a Brescia. Assaporando il fascino della “gara” ma anche subendo una notevole confusione. Che, il più delle volte, non permette di apprezzare bene le vetture.
Ora è possibile ammirare con calma le vetture della “freccia rossa” grazie alla mostra “90 Anni. 1000 Miglia”, inaugurata il 25 luglio di quest’anno al Museo Mille Miglia (sarà aperta fino al 7 gennaio 2018). Un’esposizione in continua mutazione, visto che i “pezzi” esposti non sono sempre gli stessi: ad oggi sono state oltre 50 le “opere” che si sono passate il testimone per raccontare la grande corsa bresciana. Curiosità e cultura per delle auto che hanno una storia da raccontare. Particolari che vengono alla luce grazie ai totem touch screen posizionati all’interno del museo, che con immagini storiche, documenti e articoli originali, offrono ai visitatori un tuffo nel passato glorioso di questi capolavori, reso fruibile in chiave digitale grazie al lavoro di Sandro Binelli, coordinatore generale di Automotive Masterpieces, ex segretario generale della Mille Miglia dal 2008 al 2012 e curatore della mostra. “La vera sfida è il censimento globale delle auto che negli anni hanno corso la Mille Miglia, un lavoro immenso che ad oggi è ancora in corso. Abbiamo cercato di mettere in comunicazione passato e futuro, la tecnologia che è parte integrante della mostra ci aiuta a coinvolgere un pubblico più ampio e a promuovere la storia della corsa più bella del mondo – ha dichiarato Binelli –. La mission di Automotive Masterpieces exibitions lab è quella di rendere accessibile il patrimonio motoristico in modalità digitale, sia al fine di promuovere lo scambio di idee e conoscenza, sia per approfondire le ricerche storiche”.
Alcune delle vetture esposte corsero ben dieci edizioni anteguerra. Tre di esse, la prima edizione del Gran Premio delle Mille Miglia del 1940. Altre tra il 1947 e il 1950 corsero diciassette edizioni, sei vetture la sola edizione del 1949. Tra il 1951 e il 1957 le vetture esposte al Museo Mille Miglia hanno corso ben 44 edizioni 8 di queste corsero insieme nel 1952 e 10 in quella del 1955.
Ognuna con una storia ben definita, così intensa da farle acquisire una “personalità” unica: tra le vetture recentemente esposte che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936 guidata da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota nonché la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso.
Tra le eccezionali vetture esposte vi è inoltre la Fiat 8V del 1952 telaio 106.000004 che corse ben quattro Mille Miglia dal 1952 al 1955 piazzandosi al 23° posto nell’edizione del 1953 con Supremo Montanari alla guida. Un’auto invece ancora attesa dall’Olanda e che presto troverà posto tra le sale del museo, è la Cisitalia 202 Spyder Sport Speciale del 1947 (Carrozzeria Garella) telaio 002S che corse la Mille Miglia nel 1947 con Eugenio Minetti e Pietro Facetti con il numero 172 piazzandosi al quarto posto assoluto. Si tratta della vettura prototipo “sorella” di quella affidata al grande Tazio Nuvolari nella stessa gara che giunse al secondo posto e che portò i modelli successivi ad essere conosciuti come “Spyder Nuvolari”. E’ arrivata invece questo mese direttamente dall’Australia la Fiat 8V (Zagato) telaio 106.000059 che corse la Mille Miglia del 1955 e del 1956 dove giunse 37ma con Aurelio Pellegrini alla guida. L’organizzazione dell’esposizione è stata possibile grazie agli special partner Chopard e Zagato, al main sponsor OMR Automotive e agli sponsor AGI, Ambrosi, Camozzi Group, Cembre – Press Fit, Finarte, Ivar, Streparava, Zurich. Il progetto nel suo insieme, prevede a breve anche l’uscita di un libro ed una 3D virtual exhibition.
La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Terminerà il 7 gennaio 2018.
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