L’elettrificazione in provincia

Quando si parla di diffusione delle vetture elettriche le aree “provinciali” sembrano essere un po’ delle cenerentole. I media e l’attività politica dei grandi capoluoghi tendono infatti a considerare questo campo di innovazione solo nel territorio ristretto della città.

La provincia invece spesso è territorio di innovazione e sperimentazione. Tante novità tecnologiche in campo energetico (non solo nel campo della mobilità) talvolta sono più visibili in piccole cittadine anche per via della “dispersione” visiva e comunicativa che viene generata dai grandi centri urbani.

Abbiamo sperimentato con una “carovana” di vetture elettriche quello che può essere un normale itinerario recandoci a Ostana, comune della Valle Po a poca distanza da Crissolo. Una tappa a Saluzzo ci ha fatto apprezzare l’attenzione che questo comune ha per mobilità elettrica: in Piazza Garibaldi sono state inaugurate a fine marzo una colonnina AC dotata di 2 connettori di tipo 2 da 7 kW e 2 connettori di tipo 3A da 3,5 kW, una colonnina DC Fast da 20 kW (predisposta per i 100kW) con connettori CHAdeMO e Combo2 e una colonnina e-bike con 4 connettori Schuko ed 1 usb. Completa questa “zona elettrica” un totem multimediale per la promozione di contenuti a sostegno della mobilità elettrica. In via Isasca vi è invece una colonnina AC dotata di 2 connettori di tipo 2 da 22kW e di 2 connettori di tipo 3A da 3,5 kW e di una colonnina e-bike con 4 connettori Schuko ed 1 usb. Sono tutte attivabili con apposita app, inquadrando un qr code. La loro installazione è opera della eViso, azienda di Saluzzo specializzata nella fornitura di energia e in servizi accessori ad essa inerenti. Presso la loro sede si è svolta un’interessante conferenza del climatologo Luca Mercalli. Proprietario anch’esso di una vettura elettrica, ha poi proseguito il suo discorso presso la sala conferenze di Ostana.

Un paesino che, grazie a un accorto lavoro di recupero della sue abitazioni, è un perfetto esempio di ripristino di una piccola comunità alpina in grado di generare anche una buona economia grazie alle attività economiche (soprattutto di accoglienza) e attenzione ai turisti più attenti ai temi ambientali. L’occasione per la visita è stata l’inaugurazione di una colonnina di ricarica per biciclette a pedalata assistita 1,5 kW (utilizzabile anche per le vetture elettriche).

A seguire c’è stata l’interessantissima visita a un borgo soprastante, dove grazie a un progetto di recupero facente parte del progetto “Monviso Institute” si stanno ristrutturando diversi edifici in modo totalmente ecosostenibile, sempre in linea con quelle che sono le linee guida di sviluppo economico e sociale scelte dall’amministrazione Ostana. Il viaggio di ritorno, sempre a bordo di una Tesla Model S P 85 D (quindi a trazione integrale, due motori elettrici), fa venire la curiosità di comprendere quanta energia abbiamo consumato: 186 km con un consumo medio di 200-210 W/km. Alla partenza avvenuta a Torino l’autonomia era di 290 km (questo modello può arrivare a 380): al ritorno l’energia rimasta bastava per fare altri 120 km, con tanta energia recuperata nella discesa e nelle fasi di rallentamento della vettura.

 

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