Licenza d’imbrattare
L’Amministrazione Pubblica deve dare il buon esempio e non deve spingere i soliti noti a imbrattare, per vendetta, anche le automobili, seppur in sosta vietata. Vero è che chi posteggia in maniera scellerata deve essere giustamente punito con una multa e, nei casi più gravi, con la rimozione del veicolo.
Ma imbrattare una macchina, anche se il colore adoperato non era quello che rovina una carrozzeria e si può togliere con un colpo di spugna, è però come accendere il semaforo verde ai tanti vandali e imbecilli in circolazione. Se lo fa un assessore, come è accaduto a Milano per mano di Carmela Rozza, responsabile al Lavori pubblici, “…allora possiamo farlo anche noi, ma con altri mezzi, capaci di lasciare segno”, hanno sicuramente pensato imbrattatori e vandali vari.
Brava signora Rozza, bello l’esempio che ha dato.
A questo punto chi si vede rigare la macchina, perché posteggiata in divieto (può capitare a tutti, anche perché a Milano va di moda togliere i posti auto dalle strade) potrebbe venire da lei a chiedere i danni.
É come se i cittadini di Milano, vedendo sfrecciare le solite biciclette sui marciapiedi o, peggio, girare la sera senza luci, alla prima occasione se la prendessero con il primo velocipede appoggiato al muro. Insomma, si rischia una concatenazione di fatti per nulla edificanti. Un autogol, caro assessore, il gesto di arroganza è il suo.
E a quell’automobilista negligente una multa salata lo farà riflettere.
Hai perfettamente ragione, è un fatto grave che dimostra l’enorme crisi morale di questo paese. La signora assessore si è giustifica dicendo che era impossibile rimuovere l’auto perché non c’era spazio. Assurdo. In ogni caso si potevano usure le care vecchie ganasce. PS: in un paese normale il Sindaco avrebbe preteso le dimissioni del suo collaboratore.