L’Italia ha il record di autovelox sulle strade e il maggior numero di multati in Europa, con oltre 58 milioni di sanzioni emesse.

Lo scorso 23 febbraio a Milano Marittima si è tenuto il primo tavolo sull’uso e l’abuso degli strumenti di controllo del traffico. La presenza di relatori di alto livello, esperti del settore, hanno chiarito i limiti di una legislazione precisa, ma la cui applicazione è spesso lasciata alle interpretazioni di giudici di pace a volte in contrasto con loro stessi.

E’ stato portato ad esempio un caso di un giudice di Modena che aveva dapprima rigettato un ricorso, salvo poi approvarlo il mese seguente con la stessa motivazione con la quale lo aveva respinto!

Il Presidente del tavolo, il dottor Silvio Chirulli, ex commissario della Questura di Ravenna, ha ribadito che lo scopo del convegno è quello di tracciare una linea guida unica e stabilire meglio come agire in ambito legale, fermo restando che le regole vanno sempre rispettate.

L’avvocato Massimo Nicolai ha presentato i dati delle migliaia di ricorsi presentati, con una percentuale di accoglimento del 95 per cento, segno che qualcosa non funziona fra chi fa “multe per fare cassa” e quello che dice la legge.

Carlo Spaziani, ufficiale P.L. Roma Capitale AR, ha svelato i trucchi che vengono usati dai vigili per fare multe con autovelox, come non rispettare le misure minime indicate (si posizionano gli strumenti a 95 centimetri invece che a 100, per cui la velocità calcolata risulta essere superiore a quella reale).

Il dottor Orfeo Dargenio, del comando di polizia locale di Monselice, ha evidenziato le discrepanze fra quando scritto nel decreto Minniti, il codice della strada e una postilla (apposta in un secondo tempo) in cui tutti i controlli e gli avvisi previsti per legge, vengano meno per un tipo di dispositivo di controllo autovelox, il quale è stato ordinato in massa dalle polizie locali che lo utilizzano senza l’opportuna presegnalazione. Al proposito si attende la sentenza sul ricorso al TAR presentato da una associazione di consumatori.

Il dibattito è proseguito per diverse ore, ma alla fine è emerso che l’informazione è basilare, per cui si terranno altri corsi in altre città italiane, con particolare attenzione ai grossi centri come Milano dove le norme pare siano fra le meno rispettate in Italia.

Infine una nota di cronaca: l’Italia ha il record di autovelox sulle strade e il maggior numero di multati in Europa, con oltre 58 milioni di sanzioni emesse. Ma anche il minor numero di controlli di polizia per strada, cosa che ne fa il fanalino di coda dell’Europa.

Leggi anche: https://autologia.net/dove-sono-posizionati-gli-autovelox/

 

1 commento
  1. Marcello Pirovano
    Marcello Pirovano dice:

    Molto bene, abbiamo finalmente dati certi e comprovanti la missione “bancomat” riservata agli automobilisti in cambio di niente. Vedremo adesso se, con l’ipotetico nuovo governo, qualcosa cambierà o si continuerà a penalizzare l’auto disconoscendone i valori socialied economici e i continui sforzi nell miglioramento delle tecnologie per la salvaguardia ambientale.

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