Mostro Barchetta Zagato Powered by Maserati: il lancio al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este

L’Atelier Zagato conferma la sua presenza al prossimo appuntamento del Concorso  d’Eleganza di Villa d’Este nella categoria Concept Car & Prototipi; in occasione dell’evento  sarà consegnato al primo cliente, in anteprima mondiale, il Mostro Barchetta Zagato Powered by Maserati.

Si rinnova così la lunga collaborazione con la Casa del Tridente, iniziata nel 1931 con la  Maserati 8C 2500 Sport Zagato e, dopo la realizzazione di dieci modelli prestigiosi,  continuata nel 1957, quando l’Atelier milanese progettò la versione speciale della Maserati  450S Coupé Zagato. La vettura, soprannominata “The Monster”, fu richiesta da Stirling Moss  e creata assieme all’ingegnere aerodinamico Frank Costin, per partecipare alla 24 Ore di Le  Mans 1957, la gara più importante del Campionato del mondo endurance.

La nuova uscita di casa Zagato è l’evoluzione Barchetta del Mostro Zagato Powered by  Maserati, presentato sempre a Villa d’Este ed ispirato allo storico modello di Le Mans.

Il Mostro e il Mostro Barchetta hanno lo scopo di unire generazioni differenti: come negli  anni ’50 il cuore degli appassionati batteva alla vista delle Maserati Mostro e della 450S, oggi è rapito da queste nuove versioni.

Zagato si proietta verso il futuro rispettando il proprio DNA, un perfetto mix tra la tecnologia  del presente e il know how storico, che contraddistingue la Signature milanese dal 1919.

“Quando abbiamo deciso il nome di questo progetto, ci siamo ispirati alla prima reazione di Sir  Stirling Moss, che alla vista del Coupè Maserati Zagato esclamò:“Beautiful like a Monster”. Un  ossimoro che traduce perfettamente il connubio tra la brutale potenza e l’estetica raffinata.” Andrea Zagato – Presidente Zagato. Questo modello disegnato da Norihiko Harada – Vice President Design Zagato – si ispira  alle perfette proporzioni delle barchetta realizzate dai fratelli Maserati per Maserati prima e  successivamente per O.S.C.A negli anni ‘50. 

Due posti secchi e parabrezza avvolgente, di ridotte dimensioni e senza soluzioni di  continuità, richiamano le linee sinuose degli speedboat (motoscafo da corsa).

Grazie al suo telaio in fibra di carbonio, all’assenza di controllo elettronico di trazione e ad un cambio ad innesti frontali – tipico delle vetture da competizione – il Mostro Barchetta si  esprime al meglio in pista, ed è performante su qualsiasi tratto stradale.

Il Mostro Barchetta sarà prodotto in cinque esemplari esclusivi e già quasi tutti assegnati ad una selezionata cerchia di collezionisti di auto Zagato, che dovranno necessariamente  personalizzare la propria fuoriserie in fase d’ordine, per renderla realmente unica. 

Descrizione tecnica Il Mostro Barchetta Zagato Powered by Maserati è caratterizzato da una monoscocca in  fibra di carbonio, accoppiata ad una innovativa struttura in composito per il telaio  parabrezza e ad un sottotelaio posteriore in acciaio, con funzione di supporto per il  serbatoio carburante, il sistema di scarico, le sospensioni posteriori ed il differenziale.

Il motore Maserati è disponibile nella versione V8 4,2 aspirato o V6 3,0 Biturbo, con potenze  da 420 CV a 630 CV.

Il motore è disposto in posizione anteriore-centrale per la migliore distribuzione di pesi (50- 50) e la vettura, grazie ad un peso contenuto in 1.200 kg, conferma un eccellente rapporto  peso-potenza che a seconda delle motorizzazioni può arrivare fino a 2kg/CV, che conferisce  una guida “racing” con prestazioni entusiasmanti.

Il cambio anch’esso da corsa, in blocco con il motore, è di tipo sequenziale meccanico a 6  rapporti, con innesti frontali.

Le sospensioni anteriori e posteriori sono a doppio braccio oscillante e sono dotate di un  sistema molla-ammortizzatore tipo push-rod completamente regolabile. 

L’impianto freni si avvale di dischi ventilati di grande diametro, con pinze AP Racing da 6  pistoni all’anteriore e 4 pistoni al posteriore. 

Le ruote sono in lega da 19”con monodado di fissaggio e pneumatici anteriori da 255/40  R19 e posteriori da 295/35 R19.

Credito ph. Massimiliano Serra

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