Pagelle di un GP d’Italia con troppi zero

Le pagelline di un Gran premio d’Italia che ci lascia l’amaro in bocca. Non per la vittoria di Verstappen dopo la pole di Leclerc, ma per la Safety Car che ci ha interrotto un’emozione.

10 a Carlos Sainz. Partire 18 esimo e chiudere quarto è una vera impresa smargiassa. Carlos si è divertito con sorpassi a ripetizione (certo che oggi non si difende più nessuno) e alla fine gli è rimasto in canna quello che lo avervelo portato sul podio. Colpa della Safety però.

9 a Nyck De Vries. Un uomo fortunato che si è meritato tutto finendo a punti al debutto. C’è chi ha cominciato perché un collega era finito in galera (do you remember Schumi?) e chi perché un collega è finto sotto i ferri d’urgenza per un’appendicite. Nick era a Monza perché venerdì ha girato con la Aston Martin, il mattino dopo la convocazione della Williams al posto del povero Albon. Bravo.

8 a Max Verstappen. Un‘altra vittoria di rimonta. Ormai viaggia con il pilota automatico, non ha bisogno di fare il fenomeno per vincere. Tutto gli viene facile. È in uno stato di grazia unico.

8 anche a Charles Leclerc. Perfetto in qualifica in gara non ha potuto fare di più con la sua Ferrari che ancora mangia le gomme. La strategia non lo aiuta ma forse oggi la Ferrari può battere la Red Bull di Max solo inventandosi qualcosa di strano.

7 a George Russell. Aiutato dalle penalizzazioni è partito secondo restando sul podio fino alla fine senza errori e con una strategia rossa-bianca che forse sarebbe servita anche alla Ferrari.

7 a Lewis Hamilton. Si è dovuto trattenere con la penalità subita. Mentre Sainz si scatenava lui faceva la formica con un solo set fino al 33esimo giro. Più in alto non poteva andare.

6 a Zhou. Partiva davanti grazie alle penalità e ha sfruttato l’occasione regalando all’Alfa Romeo un punticino sulla pista di casa, tra dirigenti e vip ospiti del box. Certo ci fosse stato Giovinazzi…

 

4 a Sergio Perez. Si è perso per strada, ormai è chiaro. E non gioca neppure più di squadra rifiutandosi di tirare la scia a Max. Boh.

0 al direttore di corsa. Il buonsenso avrebbe potuto evitare la figuraccia. Mancanza d’esperienza. Il bello è che ci avevano promesso supporto per evitare altri errori stile Abu Dhabi.

0 alla Formula1 che ci mette quattro ore a ufficializzare uno schieramento di partenza. Inaccettabile.

0 a Monza. I racconti dei tifosi in coda per una birra e per andare alla toilette non sono degni di un Gp d’Italia. La storia non basta.

0 alla regia internazionale che ha silenziato l’inno cantato da Bocelli. (topspeedblog.it)

 

1 commento
  1. Piero PAITA
    Piero PAITA dice:

    Buongiorno,

    Ma cosa fa tutta la giornata Elkan ? E lui il boss della Ferrari…… Quando qualcosa non va, non e colpa al 100% a impiegati ( Binotto) , ma anche a Inaki Rueda , fine ora a fatto più favori a Carlos Sainz che a Charles.
    Il migliore tutti lo sano e Charles Leclerc, ma mi sembra che lo spingono a andare in un altra scuderia senza dirlo.
    Sarei Charles starei paziente, perche tutto sarà risolto se Elkan diventa coraggioso, e buttare fuori Binotto e Inaki.
    Giustizia sarà fatta, e basta di tirare la maglietta di Charles per valorizzare Carlos……… Il team che vede tutto sarà d’accordo con me.

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