Pirelli, pronto un nuovo piano strategico entro fine anno
Rinnovato con successo il patto parasociale di Camfin e Chem China con Pirelli fino al 2023. Accordo che conferma Marco Tronchetti Provera alla guida del Gruppo della Bicocca con il ruolo di vice presidente e amministratore delegato del colosso industriale. Un Tronchetti Provera che avrà un ruolo decisivo nell’indicare il suo successore entro l’ottobre 2022.
A siglare l’accordo China National Chemical Corporation (Chem China), China National Tire &Rubber-Corporation (Cnrc) e Silk Road Fund, società cinesi che detengono il 45,4% del capitale della Bicocca mentre Camfin e Marco Tronchetti Provera &C (Mtp) sono al 10% delle azioni. Tra i soci da segnalare anche i russi con una quota del 6,1%. Accordi che sigillano in un nuovo documento la volontà di prolungare l’asse italo-cinese in scadenza a giugno 2020 per un altro triennio, dunque al 2023, quindi con l’approvazione del bilancio del 2022.
Nella holding controllata da Tronchetti Provera si è assistito all’uscita del Gruppo Acutis e di Manzoni srl con il ritorno di Intesa San Paolo e la quota del numero uno è pari al 48% del capitale e a circa il 70% del capitale votante che assicura al manager laureato alla Bocconi il pieno controllo della società affiancato da Unicredit, Intesa, Fidim, Massimo Moratti e Alberto Pirelli.
C’è molta attesa per la presentazione del nuovo piano strategico del Gruppo previsto a novembre. Marco Tronchetti Provera (classe ’48), per 20 anni ha ricoperto il ruolo di Ceo e quando, tra due anni, lascerà la guida indicherà un successore. Scelta che coinvolgerà il comitato nomine. Qualche rumors sussurra il figlio Giovanni, responsabile del business Prestige, ma non vanta eccessiva esperienza manageriale). Pirelli era uscita nel 2015 da Piazza Affari. E dopo il ritorno, il colosso Pirelli si è irrobustito grazie ad una struttura aziendale incentrata su tecnologia, innovazione e leader nel settore hi-tech.
Una delle mosse intelligenti è stata quella di separare la parte industrial (gomme per camion e affini) ed incentrare la parte consumer, legandosi così meno ai cicli economici. Una Pirelli che punta sull’alto di gamma (costituisce il 54% dei ricavi, che aumenteranno sino al 62,9% nel 2020. Una Pirelli che ha cambiato pelle con l’incremento delle tecnologie digitali. Giova sottolineare che Pirelli è stata la prima, dopo un lavoro durato 14 anni, ad inserire all’interno di un pneumatico il sistema che include sensori dando così il <microfono> alla gomma stessa. Il prodotto in questione si chiama <Connesso> ed è stato presentato recentemente a Ginevra e presto varcherà l’oceano destinazione Usa. Sarà in grado non solo di trasmettere, tramite smartphone, informazioni preziose a chi siede al volante ma successivamente permetterà la condivisione con la rete commerciale ed anche con i costruttori di vetture. Pirelli ha inaugurato di recente a Monaco di Baviera il primo PZero World europeo (dopo il Flagship store a Los Angeles) innovativo concept di vendita al dettaglio per la clientela Prestige e Premium. Un cenno finale al Calendario Pirelli: dal 1964 al 2018 ne sono stati scattati 45 da 36 fotografi nelle location di Uk, Francia, Caraibi, Africa, Brasile, Cina, Spagna, Italia, Usa. L’ultima edizione è di Paolo Roversi. Ma
giova ricordare anche il volume Umanesimo industriale realizzato dalla Fondazione Pirelli ed edito da Mondadori, in libreria dal 18 giugno.
Si tratta di una selezione di immagini, testi e pagine tratte dalla rivista Pirelli che uscì fino al 1972 e sulla quale scrissero tra gli altri Giovanni Agnelli (Fiat), Giuseppe Luraghi (Alfa Romeo), Biagi, Grassi, Gadda, Eco, Buzzati, Zucconi come ha ricordato Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli.
E’ stato ufficializzato il rinnovo fino al 2023 tra la Formula 1 e Pirelli, fornitore in esclusiva degli pneumatici. Alla luce di altri 4 anni la Pirelli ha reso noto che produrrà le nuove gomme da 18 ” che entreranno in vigore da 2021 con viva soddisfazione del presidente della F1, Chase Carey. “Una notizia eccellente il nuovo accordo”- ha commentato Marco Tronchetti Provera, Ceo e vice presidente Pirelli. Nell’ultimo GP d’Ungheria l’azienda ha portato le mescole C2, C3 e C4: bianche dure, gialle medie e rosse soft, ovvero la fascia intermedia della gamma disponibile per questa stagione. Hamilton e Vettel hanno usufruito di 2 set di hard mentre Bottas e Le Clerc ne hanno avuto solo 1.
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