Qualcosa si muove

Ospite di Autologia: Marina Terpolilli.

Mentre Obama annuncia al Congresso che gli USA sono ormai fuori dalla crisi, l’Italia è impelagata con l’elezione del Presidente della Repubblica e con la nuova legge elettorale.

Questioni diverse, genti diverse, tuttavia qualcosa si muove anche qui!

La buona notizia viene da FCA che, nonostante abbia spostato la sede legale in Olanda ad Amsterdam e la sede fiscale in UK a Londra, ha deciso di investire di nuovo nel nostro Paese, con la prospettiva di 1.500 nuove assunzioni nello stabilimento di Melfi, dove si producono la Fiat 500X e la Jeep Renegade, due modelli di successo. Di certo uno spiraglio ben positivo, di questi tempi, in una coltre di tenebre che vede tutte le imprese italiane in forte sofferenza.

A noi cronisti non resta che raccontare questa nuova storia, che narra di persone ma anche di famiglie, di territorio come pure di stato sociale. È solo il primo passo verso la ripresa, ma è bello per noi giornalisti dell’automotive che un segnale così importante venga proprio dal nostro settore.

L’automobile di per sé rappresenta un sogno, un mito, ma anche mobilità personale e quindi, per estensione, Libertà.

Dovrebbero ricordarlo anche la classe politica che sta contemplandosi l’ombelico in maniera onanistica, puntando a progetti finalizzati a sé stessa, invece di guardare oltre il velo della crisi, dove le partite iva chiudono, le imprese se ne vanno o delocalizzano, mentre la ricchezza di questo Paese viene sprecata in corruttele e incapacità di gestione.

Tuttavia un po’ di ottimismo non guasta. Si sta muovendo qualcosa e soprattutto si è in parte aperto il vaso di Pandora. Proprio grazie ai media oggi si è più informati sulle questioni che ci stanno più a cuore (ingiustizie sociali, ladrocini, commistioni ecc…) , e che nei decenni hanno portato sull’orlo del baratro l’Italia. Non siamo gli USA, ma si riparte lo stesso. Piano, pianissimo ma lo stiamo facendo, grazie alle imprese che non dimenticano la nostra terra, come FCA, appunto. Noi giornalisti non siamo lobbisti , non è nostro compito tentare di influenzare o sponsorizzare una categoria piuttosto che un’altra, ma di certo siamo e saremo sempre, i testimoni e il mezzo per diffondere al meglio le informazioni di questo cambiamento che potrebbe “se tutto va bene” essere epocale.

1 commento
  1. Autologia
    Autologia dice:

    “Noi giornalisti non siamo lobbisti, non è nostro compito tentare di influenzare o sponsorizzare una categoria piuttosto che un’altra, ma di certo siamo e saremo sempre, i testimoni e il mezzo per diffondere al meglio le informazioni di questo cambiamento che potrebbe “se tutto va bene” essere epocale.”
    Le ultime parole di Marina devono essere da stimolo a partecipare alla vita futura di Autologia.net, che ha la pretesa di diventare un piccolo strumento per avviare questo cambiamento epocale.

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