Quando uno spot si distingue… e non per bellezza

Senza scomodare i dialoghi di Senofane dell’amico Maurizio Spagnulo, vorrei soffermarmi a commentare uno spot che da qualche tempo passa sulle televisioni generalista e satellitari.
Lo spot è quello della Opel Astra dove un ragazzo petulante importuna il vicino di casa con domande sulla sua auto chiudendo con l’esortazione “Poteva comprarsi una Opel”. Se vi prendete la briga di andare a curiosare sul web vi imbatterete in gustose parodie di questo spot che mettono in ridicolo la strafottenza del ragazzino e quanto siano fastidiose le sue domande. 
Perla assoluta delle “rivisitazioni” è quella in cui il vicino ribatte al ragazzino : No però mi s…. tua madre”.
Siccome qualcuno potrebbe ribadire che il successo di uno spot si misura anche dalla quantità di parodie messe in circolazione dai burloni del web, vi dovrei dire allora che alla Opel sono dei veri geni visto che tra l’hipster di Mokka e la Claudia Schiffer di Corsa di parodie fanno il pieno.
Io penso invece che questo sia uno spot non faccia il bene della marca e del prodotto, per una serie di motivi che vanno oltre l’antipatia del bambino, e l’eccellenza di un servizio di mobilità (OpelOnStar) utile e molto interessante, viene ammazzata dal ragazzino petulante e dal belloccio che guida la Opel rossa. 
Probabilmente si tratta di ironia tutta teutonica, che noi latini non siamo in grado di percepire, ma si sa,  la storia del cinema è affollata di comicità tedesca. 
Questi sono gli effetti della globalizzazione e della comunicazione condivisa, fino a qualche anno fa per ritirare uno spot per il mercato bastava una mezza frase dell’amministratore delegato o del direttore marketing di turno, oggi dovrebbe essere più semplice quando il tuo spot è sommerso dalle prese per i  fondelli. Ma è anche la conseguenza di dover adattare sempre e comunque spot internazionali in qualsiasi paese dell’orbe terraqueo.
Sereni, esistono però anche esempi virtuosi, che hanno reale respiro internazionale, ad esempio andate a vedervi lo spot “delle facce” realizzato da Jeep per il Superbowl 2016: semplicemente fantastico.

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