Quel colle che diventa uno stadio

Il Col de Turini è uno dei tanti valichi delle Alpi Marittime,a 1.607 s.l.m è situato a poco più di 20 km dalla Costa Azzurra, collega il paese di Le Moulinet con La Bollene, all’interno del Parco Nazionale del Mercantour. Ogni anno a gennaio per un pomeriggio e una notte diventa praticamente uno stadio.
Per gli appassionati di rally diventa un pellegrinaggio. Su questa strada di 32 km, che scollina appunto sul Col de Turini, si sono svolti i più epici duelli per la vittoria del Rally di Monte Carlo.
La fotografia che immortala la storica vittoria nel 72′ della Lancia Fulvia HF n.14 di Munari-Mannucci è stata scattata qui. Per una questione di microclimi, nonostante la vicinanza al mare e un’ altitudine relativamente alta, la cima del colle è soggetta a forti nevicate,anche improvvise, e questo rende incerta e problematica la scelta degli pneumatici per ottenere la migliore prestazione.
È accaduto che a Le Moulinet fosse asciutto, sul colle nevicasse e a La Bollene piovesse. Qualcuno giustamente l’ha definita la Roulette del Rally di Monte Carlo. Il punto critico, sul colle, è lungo poco più di 300 mt,una velocissima S, che immette su una ripida discesa. Quasi sempre tra due muri di neve, qui la scenografia la crea il pubblico. Decine di migliaia di appassionati che per guadagnarsi un posto e per aggirare le regole della Gendarmerie che chiude le strade ore prima della gara, sono disposti a fare lunghe camminate e poi a restare tutta la notte a temperature abbondantemente sotto lo Zero. La sopravvivenza è assicurata da importanti libagioni a base di salsicce e mergueise alla brace con abbondanti “taniche” di vin brûlé. Inni, cori, canti, qualche sfottò, qualche insulto e tante palle di neve, hanno caratterizzato da sempre le sfide soprattutto quelle tra le “case” italiane Lancia e Fiat contro quelle francesi Renault e Peugeot. I gruppi più numerosi sono sempre stati quelli italiani che salgono sul Colle dalla Liguria e dal Piemonte e dei transalpini dal Var e dalla Provenza. Ma non mancano mai inglesi, spagnoli, tedeschi, svedesi e finlandesi a supportare i loro beniamini e le case automobilistiche che li rappresentano.
I duelli più esaltanti sono stati negli anni 70′ quelli tra Lancia Fulvia e Renault Alpine, seguiti dal predominio Stratos e poi di nuovo dalle sfide tra la Fiat 131 e la Ford Escort,poi negli anni 80′ gli indimenticabili Gruppi B: sempre la Lancia con 037 e S4 contro l’Audi Quattro e la Peugeot 205T16 e negli anni 90′ la Lancia Delta contro Subaru, Toyota e Peugeot. Negli anni 2000 la mancanza purtroppo di piloti e vetture italiane,non ha comunque impedito ai tifosi di vivere l’affascinante notte del Turini.
Dopo aver applaudito le vittorie di Munari, Biasion e Liatti agli italiani non è restato che godersi le derepate di Sainz, Makinen, Mc Rae e Loeb pur di non perdersi lo spettacolo.
Quest’anno, lo spettacolo ai tanti tifosi, l’hanno offerto il vincitore Ogier e l’immenso Loeb, nella sfida che ha visto contrapposte la WV Polo e la Citroen DS3. Non c’è stata più quella atmosfera da notte magica perché i rally di oggi si svolgono solo di giorno……ma sempre sul Turini,con l’accento sulla i.

1 commento
  1. Autologia
    Autologia dice:

    Questa testimonianza traspira passione. Tutti gli amanti dei rally e non, dovrebbero almeno una volta trovarsi sul Turini durante il Montecarlo

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