Sette domande a Roberto Ferrero

Roberto Ferrero è un compagno di banco di 35 anni di lavoro insieme nel mondo della comunicazione, nello stesso cubo rosso della pubblicità in via Luisa del Carretto 58… 

“Hai voglia di fare tu la premessa di presentazione, gli ho chiesto…?”

Ed eccola: grazie Roberto!

Come diceva Crhistian de Sica in un meraviglioso spot anni ’90 per un famoso prosciutto, “io poeta, sognatore…”

No, forse no.

Però montanaro, supersciatore, parà della Folgore, viaggiatore, regista per diletto, ci si avvicina di più.

Ah, dimenticavo quello che mi ha dato da mangiare: 35 anni di pubblicità e quasi non sentirli. Direttore clienti su Lavazza, Esselunga, Mulino Bianco e chi più ne ha più ne metta.

Una moglie e due figli ormai indipendenti, tutto sommato non è male…”

1 La tua prima auto, un ricordo

“Ronzinante” era il suo nome…

e non c’è bisogno di spiegare il perchè.

Mitica 126 Personal gialla Made in Poland, aveva la caratteristica di non possedere i sedili posteriori ma solo un cuscino poggiatutto, scomodissimo. Credo ne abbiano prodotte un centinaio poi è morta lì. Ho rivisto sua sorella gemella tanti anni dopo in un incredibile museo a cielo aperto a Budapest, dove erano conservate le memorabilia del non rimpianto tempo sovietico. Le faceva compagnia una Trabant.

2 La tua strada del cuore

Mah, difficile dirlo, forse alcune strade di viaggi “on the road”, totalmente deserte: in Islanda, tra cavalli e vulcani, nello Utah, tra picchi e canyon. Ma le strade polverose e millenarie della Skeleton Coast in Namibia restano indimenticabili, soprattutto se sei quasi senza benzina.

3 Roberto bambino sul sedile posteriore e Roberto adulto su quello anteriore

Bambino sul sedile posteriore della lussuosa 850 di mia madre, quando faceva testacoda sui tornanti di Fenestrelle andando in montagna in mezzo alla bufera. Povera, guidava proprio male!

Da grande, sul mio adorato e mitico Duetto Alfa che mi molla col motore fuso tra gallerie e viadotti della simpatica autostrada di Genova, posto ameno e tranquillo. Maledetto, l’ho venduto il mese dopo.

4 Senza entrare nel tema tecnico, motore elettrico, ibrido o nessuno dei due ?

Adesso sono ibrido ma è una bufala, consuma come il benzina. Almeno è silenzioso.

5 Fantasy dinner, chi inviti a cena di piloti o personaggi della F1 di ieri o di oggi …

Il mitico Arturo Merzario.

Non so se ha mai vinto una gara, ma il suo Stetson da cowboy me lo ricordo ancora adesso, indimenticabile romantico.

E ha pure salvato la pelle a Lauda.

6 E dietro la curva ?

Dietro la curva, se non becco un cinghiale, tra una settimana vado in Oman per deserti. Poi magari Patagonia, sogno nascosto.

7 C’è un’auto nei tuoi sogni ?

Una elettrica qualsiasi che faccia 1000 km con un pieno e ricarichi in 30”. Più realistico il teletrasporto di Star Trek.

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