Sette domande a Francesco Calabrese

Francesco Calabrese, regista classe 1980, da Torino a Los Angeles passando per Milano. Dal videoclip alla pubblicità, puntando al cinema. Ha diretto l’ultimo spot di Lancia Ypsilon, con Kasia Smutniak

1- Francesco, cosa unisce l’Italia a Los Angeles ?
Escludendo i voli intercontinentali che prendo spesso, e il grande numero di ristoranti Italiani che si trovano sparsi in tutta la città, non molto. La globalizzazione a LA è un dato di fatto, qui è ancora solo una proiezione statistica e in alcuni casi estetica.

2- la tua prima auto, un immagine
Vecchia, scomoda, ma comunque mia.

3- il tuo primo film di auto, un aneddoto.
Sembrerà strano, e forse è un bene, ma non ho nessuna aneddoto particolare da raccontare riguardo al mio primo film di auto, se non per il fatto che non avendo mai girato un’auto prima, non mi è stato permesso di dirigere le scene di driving, che invece sono state affidate al direttore della fotografia. Successivamente dopo avere effettivamente girato alcune macchine e anche moto, mi sono reso conto che a parte una serie di trucchetti e conoscenze importanti per raggiungere un risultato di qualità, non c’è nessuna differenza tra raccontare un mezzo motorizzato in movimento e un attore in carne ed ossa.

4- cosa ti attrae come regista in un’ auto ?
La possibilità di girare in velocità e mantenere sempre tutto in movimento, non sopporto le inquadrature statiche, quindi quando soggetto e macchina da presa si muovo e in più lo fanno velocemente allora tutto ha più senso.

5- luce naturale o luce in studio, nel girare un’auto cosa prediligi?
Non ho mai girato un auto in studio e mi piacerebbe, comunque in generale trovo la luce naturale più interessante e anche quando giro in interni, anche altri soggetti, cerco sempre di mantenere un impianto estetico il più verosimile possibile, seppure nella sua versione più intrigante.

6- un set dove non hai mai girato, ma che sogni di utilizzare.
Ho sempre sognato di poter girare una scena complessa sott’acqua, ma non mi è ancora mai capitato. C’è qualcosa nel modo in cui i corpi si muovono e come catturano la luce nell’acqua che non puoi trovare da nessun’altra parte.

7- se potessi sedere a fianco, una sera a cena, di un pilota di oggi o del passato , con chi vorresti passare la serata e perché?
Maria Teresa de Filippis, su tutti, la prima donna al mondo a gareggiare in Formula 1. Posso solo immaginare cosa potesse voler dire per una donna, cercare di intraprendere la carriera da pilota di Formula 1 negli anni cinquanta in Italia. https://autologia.net/addio-signorina-f1/

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