Sette domande (per tre) all’ingegner Sergio Limone

Per me e per quelli della mia generazione appassionati di rally , l’ Ing Sergio Limone è semplicemente il Progettista. L’uomo dietro le vittorie mondiali di Lancia nei rally. 

Accade che un giorno per motivi professionali seguo una video intervista Lancia : ( https://www.youtube.com/watch?v=_eIHbk2BDzU), e mi dico, pensa quante cose ha da raccontare l’ing Limone. 

Gli scrivo e mi risponde con passione e precisione.

Molto lusingato pubblico questa intervista che in realtà sono tre puntate . 

In più, fatto non secondario, l’ing Limone è figlio di questa terra di progettisti e di visionari dell’automobile: è un torinese, un grande Torinese dell’auto! Per chi avesse dei dubbi, guardare la foto …

Ciak si gira : Limone 1/3 

1 – La sua prima auto, un ricordo

La mia prima auto è stata una poderosa Fiat 1100 D di mio padre, che usavo con estrema attenzione ed un po’ di soggezione, data la cura amorevole a cui era sottoposta dal proprietario,  mentre la prima tutta-mia è stata il regalo di laurea, una 128 berlina 1100, nella versione due porte per dare un tono più sportivo !

2 – Come si diventa progettisti, per passione o per caso ?

Nel mio caso per passione, sono nato a Torino immerso nel mondo dell’auto, mio padre operaio in Fiat, mio zio titolare di una officina di carrozzeria, tutto ruotava attorno all’auto, e non si poteva non restare affascinati da quell’oggetto, che allora era soprattutto sinonimo di grande libertà !

3 – “Salga Limone “  quella volta che … prove tecniche a fianco di un rallysta famoso

Un pilota che amava farmi scorrazzare sulle stradine sterrate era Alen, soprattutto per farmi capire i problemi di sottosterzo delle prime versioni della Delta S4 grB.

Devo dire che per uno che non è abituato, il risultato è pressoché nullo, non avendo i mano i comandi e quindi non essendo preparati a selezionare le sensazioni: un oggetto passivo e basta !

Come “turista” ho viceversa apprezzato molto una prove speciale in Grecia a fianco di Rohl, dotato di uno stile di guida incredibilmente rilassato ed efficace

4 – Un rally che vorrebbe rifare, quell’errore che non si doveva fare

Costa Smeralda ‘82, esordio della SE037, ci siamo ritirati per la rottura di un pezzo del cambio da poche lire….

5 – Invita a cena rallysta di ieri … e/o anche piloti di f1. Di ieri o di oggi.  Un fantasy dinner con …

 Per me equivale invitare i piloti che in qualche maniera mi hanno condizionato la carriera di progettista e regalato tante vittorie :

nei rallies Pianta, Rohl, Biasion . In Turismo Larini e Tarquini

6 – Il segreto della 037 (in una  riga )

Vettura essenziale, efficacissima grazie alle sospensioni,  estremamente facile da assistere.  (mezza riga in più…)

7 – Cosa è stata per lei la 037, e la Delta invece …

La 037 : il mio primo grande lavoro di progettazione ( il primo amore non si scorda mai !)

I sei anni della Delta:  il risultato di una squadra fantastica

Ciak si gira : Limone 2/3

1 – La più grande soddisfazione come progettista

Sicuramente la Se037, seguita a pari merito dalla Alfa 155 DTM ‘93 e dall’Alfa 155 BTCC ‘94.

2 – La vittoria più bella ?

Il campionato Superturismo inglese del ‘94, il BTCC, ottenuto grazie ad una caparbia volontà di vincere per riscattare la magra stagione ‘93 in quella categoria

Una vittoria cominciata in sede di impostazione della vettura 155 Silverstone, una serie speciale di 2500 ( per l’esattezza 2518 !) esemplari dotati di spoiler, e terminata con una stagione agonistica,  combattutissima in pista e nelle aule dei tribunali sportivi !

3 – Domanda difficile. Il pilota con cui ha legato di più e quello più bravo secondo lei

Il primo è Biasion, molto sensibile e comunicativo

Il secondo é , a pari merito con Miki, Walter Rohl, che ha dimostrato di andare fortissimo nei ralies ma anche in pista.

4 – Quella volta che Cesare Fiorio le chiese di …

…andare a Parigi ad occuparmi di regolamenti sportivi, eravamo nell’85 in pieno gruppo B ed i costruttori d’auto avevano ancora una propria organizzazione, la BPICA, indipendente dalla FIA.

Iniziò così la mia carriera di rappresentante dei Costruttori in seno alla commissione tecnica della Fia, ruolo dove fui rieletto ininterrottamente dal 1986 al 2005.

5 – Rally Montecarlo. Quella volta nel 1979, le pietre in mezzo all’ultima speciale di Waldegaard … e Darniche che vince con la Stratos e qualche ombra …

Non ho proprio ricordi in proposito, raramente ero ai rallies. Nel primo periodo del ‘79 mi stavo occupando delle prove del Safari con la 131 Rally con ben altri grattacapi…

6 – Limone bambino in viaggio con suo padre …Limone padre in viaggio con suo figlio. A panni invertiti …

Ricordo la passione di mio padre per la sua prima 600, che arrivava dopo una moto BSA 500 con sidecar Meldi, e le prime gite a conoscere il Piemonte prima, l’ Italia poi.

I miei figli la passione dell’auto non l’hanno proprio ereditata, per loro è un mezzo di trasporto e basta !

7 – Mi dica che ha avuto una Lancia da giovane

No, a possedere una Lancia sono arrivato molti anni dopo, con una Dedra Familare , seguita da una Libra SW 2,4 jtd, gran macchina in quegli anni !

Ciak si gira : Limone 3/3

1 – L’auto avversaria che avrebbe voluto progettare

La Peugeot 205T16

2 –  Squadra Corse Lancia. Tutto nasce a Torino con gente di qui . E siete stati in cima al mondo. Ma allora esiste una competenza che si tramanda … un genius loci?

Era una selezione naturale, si arrivava in Abarth o per pura passione o per competenza, spesso per entrambe, c’era un serbatoio vasto da cui attingere. E poi non va dimenticato l’aiuto da parte di moltissimi anonimi specialisti dei laboratori Fiat, ognuno competente nel suo settore, ognuno superdisponibile in utili consigli .

3 – Incontri nella sua professione che non può non ricordare, che l’hanno segnata , indirizzata, o anche solo coinvolta emotivamente.

Mario Colucci, il papà delle vetture Abarth degli anni ‘60-70, per la sua intraprendenza e la sua vivacità mentale

Renzo Avidano, storico direttore generale dell’Abartrh, per il suo buonsenso e la sua capacità di ascoltare.

Cesare Fiorio, per la sua visione strategica dei problemi.

Claudio Lombardi, per la sua competenza e la sua caparbietà nel cercare le vittorie, a lui va il merito delle vittorie Delta al Safari

4 – Si parla meno di Limone e le Alfa. Ce ne parli lei …

E’ l’ultimo periodo della mia vita professionale, ricco di soddisfazioni, ma comunque ad un livello meno coinvolgente dell’esperienza nei rallies, dalla 131 del ‘77 alla Deltona del ‘92, a cui segue una appendice con le piccole Fiat da rallies, dalla Cinquecento Trofeo alla Punto Super 1600, dalla Palio alla Panda ,  in concomitanza con l’impegno con l’Alfa in pista.

5 – Un navigatore su tutti. Si parla tanto di piloti ma un navigatore ha un ruolo importante …

Tiziano Siviero, che oltre al suo ruolo di navigatore sapeva anche indirizzare con estrema pignoleria le scelte tecniche dello sviluppo della Delta guidata da Miki Biasion

6 – Una definizione sintetica di questi piloti … una semplice battuta.

Walter Rohl  =   pilota completo, eccellente  in ogni circostanza

Marku Alen   =   imbattibile in alcune condizioni

Miki Biasion  =   costante ed efficace sempre, peccato che in Ford i loro tecnici non lo abbiano apprezzato….avrebbero vinto molto di più !

Henry Toivonen  =  mi resta sempre l’enigma della sua morte

7 – Voltandosi indietro…Steve Jobs dice che voltandosi indietro uno capisce i punti della propria vita, li unisce e ne vede il disegno… quale è stato il suo ?

Ho avuto la fortuna di essere al posto giusto al momento giusto, ed ho realizzato i miei due grandi sogni : delle auto vincenti ed una famiglia fantastica !

(Nella foto la SE037-001, il primo prototipo costruito come muletto per i test iniziali)

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