Ospite di Autologia: Claudio Mantovani

Siamo connessi?

Estote parati: ricarica elettrica terminata, sbloccato sistema di protezione crittografico, sono nella vettura con sedile anatomico e… push al pulsante ”accendi il motore”. Si avvia immediatamente il Sync 3.0 per collegamento bluetooth al mio iphone 10 presente sul mobile cockpit computer di bordo dell’auto.

All’interno parte musica surreale e digitale di fire di Jimmy Hendrix, poi una versione di Hollywwod nights di Bob Seger.

Al mio fianco come passeggera una ragazza conosciuta a San Luis, la città dove era diretto in treno il personaggio di Jack Keouac nei “vagabondi” del Dharma. Lei, rannicchiata abbassa le neopalpebre fluo e sonnecchia con questa musica.

Al comando voce con destinazione “casa” la vettura sintonizza l’autodriving con google hearts e si mette in direzione ”home”. 
”Dove andiamo?”, chiede, inconsapevole la mia amica..”Non lo so, ma dobbiamo andare” verso il futuro. Mark Fields presidente della Ford al C.E.S. di Las Vegas parla di un’auto che presto sarà lanciata sul mercato in grado di guidarsi da sola.

Nell’edizione del Consumer Electronic Show del 2013 partecipai con curiosità e anche li un manager, Dieter Zetsche, presidente di Mercedes disse che a breve in auto saremo sempre più interconnessi, ma noi chi siamo in questo contesto?

Cosa decidiamo?

Quanto contiamo come individui? Ah saperlo?

Comunque ragioniamoci sopra.

3 commenti
  1. Chad
    Chad dice:

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  2. Sergio Casagrande
    essecia dice:

    Se ci fosse il vantaggio che guidando da sola, l’auto ci concedesse anche una possibilità di una più facile “interconnessione” con l’occasionale passeggera che dovesse salire anche con noi a bordo, tanta innovazione non sarebbe male…
    Invece i nostri progettisti pensano sempre a tutto, ma mai realmente al piacere di chi si trova nell’abitacolo… A cominciare da chi siede di fronte al volante che, se è come me ed ha avuto modo di “assaporare” il piacere dei fumi di benzina, preferisce ancora avere un contatto diretto con l’auto e fare a meno di tutte quelle diavolerie che, spesso, invece di facilitarti la vita finiscono per complicartela o rendertela scialba…
    S.
    Poi, magari, quando ci rincontriamo mi spieghi meglio la posizione della tua “inconsapevole amica” di viaggio… quel “rannicchiata”…

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