Chi è senza peccato…

Eh si, chi è senza peccato- come diceva il proverbio – scagli la prima pietra!
L’antica massima mi è tornata in mente dopo la stoccata, seppur simpatica, di FCA nei confronti di Renault per la presunta eccessiva somiglianza fra la nuova Twingo e la 500. (https://autologia.net/fiat-stuzzica-renault-su-twitter-per-la-twingo-copiata/).
Premesso che le somiglianze e le valutazioni estetiche sono sempre e comunque molto soggettive, in realtà le esigenze di adeguamento alle regole del codice stradale ed a quelle della sicurezza costringono molto spesso gli stilisti a percorsi molto vicini fra di loro.
Resta però il fatto che tante, troppe auto si assomigliano in maniera eccessiva. Se non ci credete provate ad accostare le immagini dei profili o delle code di vetture della stessa categoria, specialmente fra le due volumi, togliendo le fanalerie, i marchi e i fregi delle aziende ed unificando il colore. Rimarrete sorpresi: linee similissime, lunotti sovrapponibili, bombature indistinguibili, chiusure di giro porte quasi uguali. Farete molta difficoltà a riconoscere le une dalle altre. Perfino le mascherine anteriori ultimamente tendono ad uniformarsi nelle forme. E tanti saluti alla personalità.
E’ un esperimento che mi capitò di fare quando, durante le puntate del Processo al Gran Premio di F. 1 che gestivo all’epoca per Tele Montecarlo, per introdurre le pause pubblicitarie proponevo le sagome delle silhouette laterali delle varie monoposto con un unico colore e senza le scritte degli sponsor per poi rivelarne l’identità alla ripresa della trasmissione. Ebbene, gli stessi piloti, presenti in studio, non riconoscevano la propria monoposto. E penso che se anche adesso si riproponesse il giochino ben pochi riuscirebbero nella identificazione. Ma in Formula 1, si sa, l’aerodinamica comanda in assoluto. Mentre sull’auto di serie la libertà è maggiore e un po’ più di personalità non guasterebbe.
Non voglio fare citazioni specifiche di marche o modelli per lasciarvi il gusto di soddisfare la curiosità, ma se applicate il meccanismo vi divertirete parecchio, salvo qualche eccezione. Ed escludiamo dal confronto le doppie o triple versioni di modelli unificati e differenziati solo da piccoli fregi o colorazioni ( vedi Aygo, C1 e 107, o Up, Mii e Citigo ).
Per tornare al proverbio di apertura mi è sembrata un po’ incauta la frecciatina di FCA nei confronti di Renault sia perché le similitudini fra Twingo e 500 non sono così evidenti – almeno a mio parere – sia perché proprio in casa Fiat c’è una 500L i cui ascendenti Mini Countryman sono piuttosto discutibili. O no?
Eh sì, chi è senza peccato…..

twingo

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