Addio rombi nascenti dall’auto

Parafrasando un brano del Manzoni (Promessi Sposi capitolo 8) arriverà un giorno   che dovremo dire “Addio rombi nascenti dall’auto…”.

Il giorno in cui non circoleranno più auto con il motore a scoppio perderemo una parte del fascino dell’automobile.

Questa parafrasi mi è venuta in mente qualche giorno fa quando prima una Mercede Classe “A” 6 cilindri turbo particolarmente scoppiettante, e poi una Ferrari con il suo affascinante rombo mi sono passate accanto mentre passeggiavo nel centro della mia città.

Quel rombo era addirittura potenziato dalla circostanza di una via fiancheggiata da palazzi che sembravano accogliere ed amplificare quei suoni. Mi sono guardato intorno e nessuno dei passanti ha protestato: anzi erano tutti sorridenti e curiosi di capire da quali auto provenisse quella “musica”.

Si, perché per noi di una generazione ormai in uscita, e per noi che amiamo l’automobile nella sua interezza per tutte le emozioni che ci offre, quel rombo, quel suono, sono davvero una musica alla quale siamo affezionati.

E per chi fosse scettico su quanto sto descrivendo vorrei raccontare un episodio risalente a circa 50 anni fa.

Era un’epoca in cui c’erano giornate molto “calde”, con scioperi e proteste quotidiane, specialmente nelle grandi città. Erano in discussione il lavoro e la libertà, ed i movimenti erano in subbuglio. Ebbene in quei giorni un personaggio, che è poi stato anche Campione del Mondo Offshore di Motonautica, aveva comperato una Ferrari ed aveva pensato di andare in ufficio, nel centro di Milano, al volante della sua Ferrari. Al che la moglie cercò di dissuaderlo facendogli presenti i rischi a cui andava incontro se incappava in qualche corteo di protesta. Ma lui insistette e se ne partì per il centro di Milano. Dove in effetti c’era una manifestazione. E lui, imperterrito, continuò il suo tragitto dando anche qualche colpo di acceleratore.

Avete presente il rombo di un 12 cilindri di Maranello?

E sapete cosa successe? I manifestanti si fermarono al passaggio della Ferrari ed applaudirono entusiasti. Io credo che anche nel 2040, o giù di lì, se passerà una superstite Ferrari rombante la gente si volterà affascinata e magari applaudirà entusiasta.

2 commenti
  1. Filippo Zanoni
    Filippo Zanoni dice:

    E’ sempre un piacere leggere i tuoi articoli. Vero, anche secondo me i “sound” dei bei propulsori saranno sempre ammirati. C’è da dire che quelli “naturali” sono sempre meno (anche per via delle normative). Quelli delle Maserati non li trovo accattivanti (Ghibli e Levante). Quelli delle Ferrari sono riusciti meglio.

  2. gianni_to
    gianni_to dice:

    Complimenti per l’articolo e per l’emozione che mi ha suscitato. Anch’io ho assistito ad una scena simile alla sua ma molto raccapricciante.
    Era il 1974 e come studente delle superiori partecipavo ad una manifestazione davanti al Politecnico di Torino in Corso Duca degli Abruzzi.
    Il Corso, compreso i controviali, era pieno di studenti universitari e delle medie superiori.
    Molti studenti erano bardati con i colori delle sigle dei movimenti e dei vari collettivi dell’epoca, con bandiere su lunghi bastoni e foulard che coprivano il viso. Si fronteggiava la Polizia che stava arrivando da Corso Vittorio, gridando slogan, che ricordo ma vi risparmio.
    Ad un certo punto entra rombando nel controviale una rossa fiammante Lancia Fulvia Coupé HF guidata da un signore di 30-40 anni. Insisteva nel voler passare a tutti i costi gridando a squarciagola e suonando insistentemente il clacson.
    Poveretto, avrà certamente avuto le sue buone ragioni, ma gli è costato molto caro: la bellissima Lancia è stata presa a randellate e dopo quasi 10 minuti era irriconoscibile (il signore chiuso dentro la vettura era spaventosissimo). Mi veniva quasi da piangere (per la Fulvia HF) e sono andato via senza sapere come sia finita questa triste storia.

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