Auto storiche: la passione è più viva che mai

Auto e Moto d’Epoca, la manifestazione che si è tenuta a Padova dal 21 al 24 ottobre, è l’occasione per fare il punto sullo stato di salute di questo mercato Riflessioni tanto più attuali, se fatte alla luce della disaffezione rispetto alle vetture contemporanee, in particolare da parte dei più giovani, più attratti da altre mercanzie, elettronica in testa, ma non solo. Per non parlare della crisi che investe i saloni dell’auto: l’ennesima cancellazione di Ginevra previsto per il prossimo anno ne è un esempio, anche se forse le ragioni sono dovute in gran parte ai costi vertiginosi che la partecipazione a questo tipo di manifestazioni comporta, a fronte di ritorni limitati, o quantomeno difficilmente quantificabili. Senza contare che le occasioni di osservare le nuove proposte nel campo dei motori non mancano certo, grazie ai nuovi mezzi digitali.

Tornando al punto, l’ipotesi potrebbe essere che la passione per l’auto possa restare viva, anche presso le generazioni più giovani, grazie alle vetture del passato. Magari recente, grazie alle cosiddette “young timer”, veicoli collezionisticamente interessanti di età compresa tra 20 e 30 anni. Un mercato che si sviluppa accanto a quello per i veicoli storici, molto in auge negli anni passati, e che secondo la Fédération International des Véhicules Anciens (FIVA), rappresentata in Italia dall’ASI, Automotoclub Storico Italiano, sono definiti come veicoli che hanno almeno 30 anni, in corretto stato di storicità e non utilizzato come mezzo di trasporto quotidiano.

Ma i numeri cosa dicono? La FIVA insieme ad ASI ha elaborato e diffuso a Padova i risultati del sondaggio socioeconomico e demografico 2020/2021, realizzato su scala internazionale con dati riferiti anche alle singole nazioni. Ad esempio, ogni proprietario percorre quasi 2mila km all’anno e solo il 3% incorre in incidenti stradali, per altro di lieve entità. Il 95% dei proprietari di veicoli storici sono uomini con un’età media di 56 anni; il 30% ha 50 anni o meno; il 67% lavora. L’età media del parco storico è 52 anni (quindi l’anno di riferimento è il 1970), mentre il valore medio di mercato è di 29.700 € per le auto e di 6.200 € per le moto: cifre non trascurabili. Ogni appassionato risulta poi affezionato ai suoi veicoli: mediamente li conserva per 15 anni. I marchi più gettonati sono, per le auto, Fiat (20%), Alfa Romeo (16%) e Lancia (13%), per le moto, Piaggio (24%), Moto Guzzi (14%) e Honda (9%).

Dal punto di vista economico, poi, le cose vanno ancora meglio. Sempre a Padova, gli specialisti italiani Adolfo Orsi e Raffaele Gazzi hanno presentato la 26ª edizione del Classic Car Auction Yearbook, dedicata alle più importati aste internazionali organizzate dal 1° settembre 2020 al 31 agosto 2021. Lo Yearbook riporta un incremento del 52% di fatturato rispetto alla scorsa stagione con un totale di 1,037 miliardi di dollari ed una percentuale di vendita del 75%, superiore di 4 punti rispetto alla scorsa, e indicativa della salute del mercato.

E i risultati di Padova lo confermano: enorme successo a livello commerciale, con centinaia di esemplari venduti, al di sopra di ogni previsione, con le young timer che continuano ad appassionare giovani e giovanissimi. Insomma, lunga vita all’automobile.

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