CONTRO STILE 19 – ALFA ROMEO…disegnare la Bellezza Necessaria

Come avviene nei lunghi viaggi ogni tanto ci vuole una pausa. Ecco, quindi, che il lungo percorso attraverso le varie proposte del moderno Car Design, con particolare attenzione verso le automobili che in qualche modo vanno contro lo stile, osserva un turno di riposo.

Consentitemi questa sosta fuori programma per occupare lo spazio di questa rubrica con una nota autobiografica, che conferma quanto l’Alfa Romeo mi sia rimasta nel cuore, così come la ricerca, quasi ossessiva, della bellezza sia sempre stata la mia vera musa ispiratrice.

Da qui la Bellezza Necessaria , che è anche il titolo della  mostra sul tema Bellezza e Stile Alfa Romeo, tenutasi a Barcellona nel 1994, in occasione del lancio della 145. Il testo scritto da Riccardo P. Felicioli per il catalogo partiva dalla celebre frase di Ettore Bugatti  “…Une oeuvre technique ne peut etre parfaite qu’en etant parfait du point de vue esthetique…” (“Un’opera tecnica può essere perfetta solo se è esteticamente perfetta…”).

“…può sembrare l’affermazione di un esteta – si legge ancora – più che di un grande costruttore, ma in realtà, almeno nel caso specifico dell’auto, esprime una verità profonda che ha a che fare con il processo attraverso il quale un’idea arriva alla sua realizzazione definitiva. La bellezza dell’auto, che è una funzione importante per il suo successo, nasce dalla macchina, dal suo cuore meccanico, dall’armonia, dall’eleganza, dalla semplicità, dall’equilibrio rigoroso della sua concezione tecnica…

“… Per Alfa Romeo- scrive  ancora, Riccardo Felicioli – 

hanno lavorato i più prestigiosi carrozzieri e designer italiani come Touring, Pininfarina, Zagato, Bertone, Italdesign Giugiaro e il Centro Stile con Scarnati, Cressoni, De Silva ( …Egger aggiungo io), una strategia che ha avuto un ruolo importante nella storia della Casa… si è trattato comunque e sempre di una stretta collaborazione caratterizzata dalla forte integrazione della “verità tecnica” con la loro” verità formale”. Da questo legame forte le auto Alfa Romeo hanno sempre saputo esprimere una “Bellezza Necessaria”,  frutto di scelte coerenti in cui le ragioni della tecnica e quelle della forma trovano un’armonia e un equilibrio assoluto…”.

DISEGNARE

Nei miei ricordi più felici, flebili, lontani e avvolti dai sogni ci sono io che disegno. Mio padre che disegna, i miei fratelli che disegnano… sempre.  Ed Io che disegno storie fantastiche, mappe di paesi immaginari e da sogno, città e castelli popolati da soldati, razzi, aerei, treni, ma soprattutto da automobili. Sono i primi anni 50 e sono affascinato dalla velocità, dal suono dei motori, dalle carrozzerie dai colori brillanti, dai cruscotti, dalle corse famose, dagli eroi del volante, dal profumo della tecnica.

Le automobili rappresentano, nella mia immaginazione di fanciullo, la velocità, il progresso, il futuro, la visione e il sogno da realizzare. Le osservo con attenzione e passione e disegno le mie idee. Creo… seguo il mio istinto e rincorro il mio sogno… disegnare, un giorno, una Alfa Romeo …

Ferrari e Alfa Romeo

Per meglio comprendere cosa significa il sentirsi parte della Alfa Romeo vorrei ricordare due brevissimi ma intensi passaggi di Enzo Ferrari, dell’uomo che ha creato il mito del Cavallino.

La Ferrari vince, per la prima volta, nel campionato del mondo del 1952 contro una Alfa Romeo. Non si possono dimenticare le sue parole:

“…Piansi di gioia e, mescolate con lacrime di felicità, c’erano lacrime di dispiacere, perché quel giorno, pensai: ho ucciso mia madre”.

In seguito, scrive, rispondendo al telegramma di congratulazioni mandatogli dalla direzione generale dell’Alfa Romeo:

 “…nutro ancora per la nostra Alfa Romeo, siatene certi, l’adolescente tenerezza del primo amore, l’immacolato affetto per la mamma”.

BIG BANG

Arriva la telefonata del destino:

“…Pronto!! Alfa Romeo, segreteria dell’Ing Eugenio Alzati, (direttore generale dal 1985 al 1989) le passo l’ingegnere… …De Silva come sta? …la vogliamo a capo del Centro Stile Alfa Romeo. Abbiamo deciso che nella nuova galassia del Gruppo Fiat, il Centro Stile continuerà la sua missione, resterà a Milano, indipendente e ambasciatore della Marca…L’aspetto domani nel mio ufficio di Arese e le racconto tutto!”

Non c’è niente di più esplosivo e straordinario nel sentire quelle parole. Sensazioni che azzerano spazio e tempo tra il cuore, la mente e la mano pronta al disegno. Emozioni che si specchiano dentro l’universo della fantasia e che alimentano la sensibilità dell’anima verso un amore eterno.

Il sogno si avvera.Si trasforma in realtà, complesso e problematico, che affronto con un gruppo fantastico di colleghi/amici, senza mai abbandonare la mia idea fanciullesca del disegno giocoso.

Un percorso virtuoso che si concretizza nella gestione di bellissimi progetti “ereditati “come 164, 155, GTV, SPIDER e nella creazione di nuove proposte: 145, 146, Proteo, Nuvola, 156, 166, 147. Una reale narrazione che, per dieci intensissimi anni, ho sempre cercato di trasmettere emotivamente a tutte quelle persone che hanno contribuito alla affermazione del mito Alfa Romeo.

Una vocazione che viene da un passato glorioso. Una missione, e così deve essere intesa, per tutti coloro che sono chiamati a immaginare il futuro, nel creare per

Alfa Romeo… la Bellezza Necessaria.

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