Le pagelle del GP di Monaco, finalmente un monegasco!

Charles Leclerc – 10 e lode

Tutto perfetto, fin dall’inizio. Prove libere, prove cronometrate, prima partenza, secondo via… Nessun errore fino alla vittoria finale. Certo, la gara è stata di una noia mortale, con un paio di sorpassi in 78 giri, nessuno dei quali tra le posizioni di vertice, ma a Charles è andata benissimo così. E finalmente ha conquistato la vittoria sul tracciato di casa, primo monegasco a farlo dai tempi di Louis Chiron nel 1931 su Bugatti.

 Oscar Piastri – 10

Che cosa avrebbe potuto fare di più? A pochi centesimi da Leclerc in griglia, ha resistito due volte a Sainz in partenza e poi ha guidato stile tassista più o meno come gli altri per tutta la gara. Dopo la vittoria di Norris ha dimostrato che non è da meno del compagno di squadra, sempre dominato durante tutto il weekend. Stanno andando forte ‘ste McLaren!

Carlos Sainz – 9

Un punto in meno rispetto a Piastri anche se nel primo via ha cercato di superarlo per mettere in pratica la strategia che sicuramente aveva in mente il team: due piloti davanti e controllo della gara. Gli è andata malissimo perché pizzicando l’anteriore sinistra nel fondo di Piastri ha bucato, fermandosi al Casino. Gli è andata benissimo perché è riuscito a tornare ai box e i giudici hanno deciso di far ripartire tutti dalle posizioni conquistate in prova, permettendo il cambio gomme. Poi tanta lucidità, come al solito, durante tutta la gara, capendo sempre come comportarsi in ogni momento.

Lando Norris – 8

Fine settimana non semplice, con una vettura ottima ma costantemente ridimensionato da Piastri che sul budello di Monaco è andato più forte di lui. In gara ne aveva probabilmente di più di Sainz, ma superare a Monaco era già difficile negli anni Ottanta, figurarsi oggi che le vetture sono sì larghe uguali, poco più di 2 metri, ma decisamente più lunghe: 5 metri e mezzo contro i 3,3 di allora. Senza poter seriamente attaccare di chi lo precedeva Norris si è tenuto lontano dai guai terminando come era partito, ai piedi del podio.

Yuki Tsunoda – 7

Ancora una volta a punti con un’auto che forse non li meriterebbe, dimostra una concretezza che lo rende tra i piloti più appetibili per occupare uno dei prestigiosi sedili liberi il prossimo anno. E se la Red Bull dovesse stufarsi di Perez, lui è prontissimo! Alla faccia di Ricciardo, che come lui ambisce allo stesso volante ma che è costantemente superato dal compagno di team.

I piloti Mercedes – 6

Forse il voto è un po’ troppo di manica larga visto il risultato finale con entrambe le vetture battute da Ferrari e McLaren, ma almeno i due piloti hanno portato a casa punti importanti. Russell il ragioniere è sembrato in controllo per tutta la gara, spaventato dalla possibilità di un degrado delle gomme gialle a fine gara, Hamilton si è invece tolto lo sfizio di un giro veloce a Monaco: meglio di niente, in mancanza di poter incrementare il bottino di vittorie…

Alexander Albon – 6

Tanto di cappello a chi con la Williams di questi tempi riesce comunque ad arpionare la zona punti. Sempre attento, aggressivo il giusto, è uno dei pochi che ha provato a cambiare il senso del Gran Premio, attaccando e superando.

Valtteri Bottas – 6

Torna alla sufficienza dopo una sequela di brutti voti, certo non per le prove ma perché in gara è uno dei pochissimi che ha provato strategie in controtendenza e soprattutto ha fatto dei sorpassi, merce rarissima quest’anno. Bravo, per una volta!

Pierre Gasly – 6

Di certo il rapporto con il compagno di squadra Ocon non è dei migliori, così come la fiducia nela sua Alpine che procede come i gamberi, peggiorando le prestazioni gara dopo gara. Ma nonostante le botte prese da Ocon e la vettura più inguidabile che mai, riesce ad arrivare a punti, evviva!

Guanyu Zhou – 5

Un passo indietro per lui a Monaco, dopo alcune qualifiche e gare accettabili, nel giorno in cui Bottas ha qualche parvenza di risveglio. Parte dal fondo (Haas a parte) e arriva ultimo. Non gli piace Montecarlo?

Kevin Magnussen – 3

Tre voti regalati, ma ci sentiamo buoni per una volta… Partire all’arrembaggio contro tutti (compreso il compagno di squadra) alla prima curva di un Gran Premio lunghissimo è un po’ da scriteriati, per non dire pirla. Anche se c’è poco da scherzare, perché dopo un botto del genere qualche anno fa avremmo contato i feriti. Diciamo che dovrebbe calmarsi.

La gara – 2

Ovvio, per i tifosi Ferrari è stato un Gran Premio memorabile per la vittoria di Leclerc e il podio di Sainz. Quasi memorabile per i due piloti McLaren, ma per tutti gli altri si è trattato di una gara inguardabile. Piloti tre/quattro secondi più veloci di chi li precedeva che non possono fare altro che restare dietro (a meno di errori degli altri) non incarnano lo spirito della Formula 1. Comprensibile il fascino di Monaco, ma gare così no grazie! Sulla stessa pista le Formula E sono moooolto più divertenti…

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