E no caro Schauble, le nostre auto vanno già ad accise anziché a benzina o gasolio!

L’idea dell’addizionale europea sulla benzina lanciata dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, per coprire i crescenti costi legati ai migranti, è semplicemente oscena, per dirla alla Sergio Marchionne, che fa spesso uso di questo termine (osceno) per commentare negativamente particolari situazioni.
Ebbene, il governo di Angela Merkel vuol fare pagare a tutti noi europei la falsa azione di buonismo della scorsa estate sul tema immigrazione. Avere aperto le porte a oltre 1,1 milioni di migranti, insieme ai recenti fatti gravissimi di Colonia, sta facendo riflettere Berlino.
Ci mancava giusto la sparata di Schauble, visto che a conti fatti la Germania si è resa conto che mantenere tutte quelle persone non è poi così facile, per tentare di dare un ulteriore colpo al prezzo dei carburanti, dove le tasse – soprattutto in Italia – gravano per circa 1 euro.
Il problema se lo è creato la Germania (leggasi Angela Merkel) e Berlino, a questo punto, risponda al popolo tedesco di quello che ha combinato, che noi di tasse sulla benzina (e non solo) ne abbiamo già fin troppe.
A conti fatti, come ci ricordano Federconsumatori e Adusbef, in Italia le tasse incidono sul prezzo dei carburanti, tra accise e Iva, “per una cifra spaventosa di 1 euro al litro”. E’ vero che ora, con il barile di petrolio ai minimissimi, il pieno costa molto meno rispetto ai mesi scorsi, ma lo stesso pieno potrebbe essere ancora più conveniente se la discesa dei prezzi fosse simultanea al prezzo della materia prima e se venissero abbattute le accise, alcune delle quali risalgono a fatti raccontati sui libri di storia.
In Italia, poi, è già stata introdotto un’accise sull’emergenza immigrati (0,040 euro) a causa della crisi libica del 2011.
Per vostra memoria, ecco l’elenco delle accise in vigore in Italia:
– Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire),
– Crisi di Suez del 1956 (14 lire),
– Disastro del Vajont del 1963 (10 lire),
– Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire),
– Terremoto del Belice del 1968 (10 lire),
– Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire),
– Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire),
– Missione in Libano del 1983 (205 lire),
– Missione in Bosnia del 1996 (22 lire),
– Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire),
– Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro),
– 0,040 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011,
Ai sensi della Legge 225/92, 0,0089 per far fronte all’alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011,
– 0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti, 0,02 euro: terremoti dell’Emilia del 2012.

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