Formula 1, pronti-via! Si parte dal Bahrein

Qui da noi non ancora, con un week-end all’insegna del maltempo su quasi tutta la penisola, ma in Bahrein l’inverno – se mai c’è stato – è solo un lontano ricordo. La Formula 1 ha finito la fase di test, chiacchiere, mercato e processi (con una assoluzione… chissà come sarebbe finita se a perseguire Horner ci fosse stata Olivia Benson di Law & Order!) e la stagione ’24 del record di 24 gare è pronta a partire.

Non ci sono novità per quanto riguarda il team e il pilota favoriti alla conquista del titolo: Verstappen e la sua Red Bull sono strafavoriti sia per tifosi e giornalisti, nonché per addetti ai lavori e piloti. Ma gli inseguitori sembrano più agguerriti e più vicini ai dominatori delle ultime stagioni, rispetto all’anno scorso.

In realtà – a essere pragmatici – non è che ci siano molte speranze. Certo, tutti i team dichiarano di aver fatto notevoli passi in avanti ma nessuno vuole prendersi il testimone di anti-Red Bull in quanto nessuno sa realmente dove si posiziona rispetto ai progressi fatti dagli avversari. E così le previsioni si limitano a tanti “siamo sicuri di essere migliorati… speriamo di fare bene”.

Lando Norris, pilota (di punta?) della McLaren ha dichiarato che fin dalle prime gare si delineerà una cosiddetta top-two e poi ci saranno tutti gli altri tra cui, afferma, anche il suo team.

Allora: appare evidente che una delle due scuderie al top è sicuramente la Red Bull, ma l’altra?

Se dovessimo basarci sui risultati degli ultimi test potrebbe essere la Ferrari. Alla guida di Leclerc e Sainz (piloti di… punta?) la monoposto rossa sembra aver fatto grandi progressi nel controllo del degrado degli pneumatici, fatto che la renderebbe più competitiva lungo tutta la durata dei Gran Premi. E l’inizio di stagione potrebbe riservare sorprese, visto che negli ultimi anni le Ferrari si sono sempre trovate a proprio agio sul circuito del Bahrein.

Ok, per noi italiani la Ferrari è d’obbligo, ma non bisogna dimenticare Mercedes, Aston Martin e la stessa McLaren di Norris che un sondaggio tra chi lavora nel paddock ha “eletto” antagoniste molto vicine alla Red Bull, ma senza che emergesse una migliore tra le altre.

In casa Mercedes – assorbita la botta per la fuga d’amore o di soldi di Hamilton – sbandierano grandi sorrisi di soddisfazione tanto da far dire a George Russell, pilota (di punta?) del team anglo-tedesco che la W15 è una “bestia diversa”. Senza precisare che bestia può anche avere una connotazione esclusivamente negativa…

Della McLaren si può aggiungere che dopo l’ottimo finale di stagione 2023 la sua crescita sembra destinata a continuare e, a meno di clamorose smentite dei risultati dei test appena finiti, sembrerebbe essere la più vicina alla Red Bull.

Invece, l’Aston Martin non ha replicato gli exploit dei test dell’anno scorso e quindi gli exit poll del Gran Premio la danno più indietro, pur sempre tra i top-five ma con un certo distacco.

E gli altri? Bella domanda alla quale risponde salomonicamente Alex Albon, pilota (di punta?) della Williams, secondo il quale esiste una sezione di “centrocampo superiore” e una di “centrocampo inferiore”, senza che nessuno sappia veramente dove al momento si trovi.

In questo scenario il Gran Premio di sabato dovrebbe fornire – salvo sorprese come guasti, incidenti o tempeste di sabbia che rivoluzionino la classifica – una prima idea di come si svilupperà la stagione, anche se sarebbe più saggio trattenere i commenti al post gara, anzi attendere almeno quattro o cinque GP per avere un quadro più credibile.

Ne è certo Fernando Alonso, pilota (lui sì di punta, dai…) della Aston Martin, il quale ha affermato parlando con il sito ufficiale della Formula 1 di un Gran Premio “piuttosto unico, con il posteriore limitato in termini di degrado. Dobbiamo aspettare qualche gara per stabilire l’ordine competitivo. Qui facciamo molti test, quindi non presterei troppa attenzione ai risultati di questa gara”. Un vecchio marpione che mette le mani avanti, comunque vadano a finire le cose.

Nel valutare lo sviluppo della stagione non è da sottovalutare un altro fattore: le vetture di quest’anno avranno un forte impatto anche sulla stagione 2025, mentre il prossimo anno risorse economiche e sforzi tecnici saranno tutti orientati sulla stagione 2026, quando verranno introdotte nuove e radicali normative in materia di aerodinamica e motorizzazioni.

È quindi importante sviluppare bene i progetti fin dall’inizio, e quindi che cosa succederà nel 2024? Sembra che i primi aggiornamenti arriveranno nel Gran Premio del Giappone – quarta gara in calendario – per poi proseguire costantemente, con alcuni team (tra cui la Red Bull) pronti a pianificare un importante “pacchetto” a metà stagione. Un’altra possibilità è intervenire già in Australia (terza gara dell’anno) qualora i risultati delle prime due gare non siano sufficienti o mettano in evidenza un gap troppo marcato rispetto ai concorrenti.

In pratica, fare una previsione oggi è molto difficile. Sicuramente la monoposto da battere è la Red Bull, e anche se il Gran Premio del Bahrain potrebbe fornirci una prima idea di come si svilupperà la stagione, è altrettanto probabile che la graduatoria dei valori possa essere fortemente influenzata dalle condizioni della pista e meteorologiche.

Non ci resta che attendere la gara!

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *