Gran Premio di Jeddah, le pagelle dei protagonisti

Ci sarà davvero stato qualcuno che ha creduto alle previsioni d’inizio stagione secondo le quali le Ferrari sarebbero state le vetture da battere? O che le Red Bull quest’anno troveranno avversari in grado di metterle in difficoltà? E intanto zitta zitta l’Aston Martin…

10(0) – Fernando Alonso

Ovviamente dieci per la gara, zero per lo schieramento in griglia e cento per il podio conquistato, appunto il centesimo della carriera. A parte l’errore nel posizionarsi per la partenza (con la sua esperienza avrebbe dovuto evitarlo…) il resto è stato perfetto, dal “pronti-via” a razzo fino al rush finale per tenere Russell oltre i cinque secondi di distacco.

10 – I piloti Red Bull

Che altro voto si può dare a due piloti che conquistano i primi due posti nelle prime due gare dell’anno, si alternano in pole e recuperano (Verstappen) 14 posizioni con tanto di mostruoso giro veloce all’ultimo giro? Tutti i bei discorsi degli avversari prima dell’inizio campionato di essere finalmente vicini alle Red Bull sono svaniti nel nulla. E i rumori e problemi lamentati da entrambi verso la fine del Gran Premio… mah, saranno stati veri? 

8 – Lance Stroll

Se l’auto si rompe non è colpa sua e se dai box gli dicono di fermarsi in pista lui ha almeno il buon senso di infilarsi in uno spazio dove non c’è pericolo per chi corre. Il bel voto sta tutto all’inizio della gara, quando svernicia da fuoriclasse la Ferrari di Sainz: davvero un bel sorpasso, speriamo di vederne molti altri così.

8 – George Russell

Con i se non si fa la storia, neppure quella della Formula 1 ma chissà dove sarebbe Russell se pilotasse una Red Bull! Regolarmente davanti al ben più blasonato compagno di squadra, che tratta alla pari. O forse si crede persino migliore! Certo che se continuasse così… ne vedremmo delle belle.

7 – Kevin Magnussen

Steiner è un team principal particolare, che lavora fuori dai riflettori e bada al sodo. Magnussen è un pilota che con l’età (e forse l’aiuto di Steiner) si è trasformato da arrembante e pericoloso e concreto e attento. Un punto davvero meritato per la Haas e il suo pilota che l’ha ottenuto con una bella lotta a fine gara.

7 – Lewis Hamilton

Passano gli anni e le stagioni ma Lewis e la Mercedes sono sempre lì, tra i primi anche se a ben vedere da alcuni GP il team e la vettura sembrano piuttosto appannati mentre il pilota resta in piena forma. Anche se… quella noiosa zanzara di Russell comincia a dare un po’ di fastidio al baronetto nero.

6 – I piloti Alpine

Ocon e Gasly non hanno bisogno di dimostrare la loro bravura, se avessero una vettura migliore sarebbero stabilmente nelle posizioni a punti, come hanno fatto a Jeddah. Se il positivo trend di crescita dovesse continuare, presto saranno a ridosso delle Ferrari.

6 – Regia internazionale

Da alcune gare a questa parte, i registi sembrano prediligere le battaglie tra piloti delle retrovie, piuttosto alla gara di testa. Per certi versi hanno ragione, in quanto le botte tra Piastri e Norris sono state davvero piacevoli a vedersi, ma forse un po’ più di alternanza con le riprese delle posizioni di vertice non sarebbe male.

6 – Logan Sargeant

Un voto sulla fiducia, in quanto è alla sua seconda gara e corre con una vettura tutt’altro che prestazionale. Probabilmente in questa prima fase della carriera vuole fare esperienza e magari togliersi qualche piccola soddisfazione, come battagliare con avversari più blasonati. A Jeddah c’è riuscito.

5 – I piloti Ferrari

Per come lottano, il cuore darebbe a Leclerc e Sainz un voto sensibilmente più alto, un po’ meno per lo spagnolo, che si è fatto trovare impreparato quando Stroll l’ha passato. Ma il risultato finale è da mani nei capelli, che non sono più quelli vaporosi di Binotto, ma poco cambia. Lottano contro la sfiga (soprattutto Charles) e contro le prestazioni delle vetture, davvero pessime. Ma non più di un mese fa non era la Ferrari l’anti Red Bull?

5 – Aston Martin

Il voto è una media tra il 10 per essere ormai la seconda forza del campionato e la gestione in gara dello stop di Stroll, con la comunicazione radio che richiama fantasmi del passato (quelli per intenderci con Piquet e Briatore protagonisti sempre a favore di Alonso) quando si sente dire al pilota in mondovisione “fermati in pista”. C’è anche la gestione della penalità di Alonso: si poteva fare meglio!

5 – Il team Red Bull

Voto decisamente meno positivo rispetto ai piloti non tanto per il risultato, quanto per i dialoghi con Perez e Verstappen. Andate piano, aumentate il ritmo di quattro decimi, tranquillo Checo, Max rallenta come te… e i due hanno continuato a tirare come matti. Ora è tutto facile ma quando sarà davvero necessario che Perez si faccia da parte sarà tutto semplice?

5 – Lando Norris

Ma dai, ti fai battere così da uno appena arrivato come Piastri (a proposito, che staranno pensando all’Alpine ora che corre per un altro team?) proprio nella gara in cui la regia ha deciso di riprendere in versione integrale le battaglie di fondo schieramento? Certo che se la McLaren fosse un po’ più prestazionale magari sarebbe più motivato…

0 – FIA e giudici di gara

Dispiace un po’ continuare a dare brutti voti a organizzatori e giudici, ma continuano a non farne una giusta! Che Alonso non avrebbe dovuto fermarsi per la penalità in regime di safety car è una regola piuttosto bizantina, così come la penalità assegnata, poi tolta, in controtendenza rispetto all’analogo precedente di Ocon. E poi… già qualcuno mormora che prima della fine dell’anno vedremo una safety car in pista anche quando i piloti si ritireranno ai box!

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