Gran Premio di Spagna, le pagelle dei protagonisti
Nella domenica che consacra una volta di più (come se ce ne fosse bisogno) la Red Bull e il suo pilota Vestappen di un’altra categoria rispetto agli avversari, rinasce la Mercedes con i due piloti sul podio mentre Aston Martin e soprattutto Ferrari fanno un passo indietro.
10 e lode – Max Verstappen e la sua Red Bull
In testa dal primo all’ultimo giro, l’accoppiata Red Bull/Max se ne frega delle strategie e delle scelte di gomma: qualsiasi opzione permette al pilota olandese e alla vettura austriaca di essere sempre e comunque i più veloci. 40esima vittoria per il pilota e 99esima per il team, nel 2023 quinta per Max e settima (su sette) per la Red Bull. Dominio totale!
10 – Lewis Hamilton
Anche in Spagna conferma le difficoltà sue e del team durante le prove, questa volta pure con un’incomprensione con Russell durante le prove ufficiali che avrebbe potuto costare cara. Ma in gara si trasforma e ritorna a essere il solito martello tanto da conquistare il 193esimo podio in carriera: nessun altro in attività come lui, alle sue spalle Alonso è fermo a 103. Stellare, come lo stemma Mercedes!
9 – Guanyu Zhou
Bella gara sempre a cavallo della zona punti, belle lotte senza timori reverenziali e bei sorpassi aggressivi. Anche nel derby estremo-orientale con Tsunoda dimostra che oggi merita i punti e un bel voto con la sua Alfa Romeo, mentre il compagno Bottas è ormai in pensione… Blavissimo!
8 – George Russell
Un po’ di casino in prova, ma gara sempre all’attacco senza mai strafare. Conquista così il suo decimo podio in carriera e porta a casa un po’ di punti che gli consentono di rimanere non troppo lontano dal suo compagno di squadra e da Alonso (i due Red Bull sono già troppo avanti). Confonde il sudore dentro il casco per pioggia, ma a parte questo bella corsa concreta!
7 – Lance Stroll
Dopo una sequenza di brutte gare e di conseguenza brutti voti, in Spagna sembra una fenice che non solo è più veloce di Alonso in prova (per la prima volta nell’anno) ma riesce anche a concludere la gara davanti all’ingombrante compagno di squadra. Alleluja!
6 – Sergio Perez
Certo che a sbagliare è sempre lui e praticamente quando toppa in prova la Red Bull deve rinunciare alla doppietta della domenica. A parte l’errore del sabato (secondo consecutivo, dopo Monaco), la gara è bella e di rimonta ma probabilmente neppure Sargeant ci sarebbe riuscito con quella Red Bull. Un po’ troppo distratto!
6 – Yuki Tsunoda
Sembra che l’alluvione romagnola gli abbia dato una scossa, visto che negli ultimi due Gran Premi è stato protagonista di belle gare. Stabilmente nella zona punti questa volta se l’è giocata male difendendosi in modo troppo aggressivo su Zhou, anche se la punizione (con tanti piloti così vicini) è stata troppo severa. Banzai!
5 – Charles Leclerc
Non passa domenica senza che abbia problemi o ne combini una lui. Ultimo per ultimo, il team decide di cambiargli mezza vettura e farlo partire dalla pit lane, ma la sua gara è piuttosto anonima e non riesce neppure a conquistare la zona punti. Ma probabilmente neppure Perez ci sarebbe riuscito con quella Ferrari. Speriamo di non doverlo chiamare Charles Lecrac!
5 – Fernando Alonso
Ma come? Con tutto il pubblico che aspetta un suo exploit prima riesce a sbagliare in prova e a partire tanto indietro, poi a fine gara come un pilota qualsiasi comunica ai box che Stroll può stare tranquillo, non gli insedierà la sua sesta posizione. Tutto questo in Spagna, nel GP di casa. Ahi ahi Fernando!
4 – Valtteri Bottas
Da quando si è fatto crescere i baffetti per sembrare il Don Diego de la Vega di Zorro, sembra aver perso buona parte delle sue capacità di guida. In Spagna, addirittura, è sembrato che nei rettilinei si appisolasse un po’ e non è arrivato ultimo solo perché ci ha pensato Sargeant a stargli dietro. Pensionato!
0 – Pioggia e safety car
Zero non nel significato del voto, ma di assenza. In Spagna la pioggia tanto annunciata non è arrivata e Bernd Mayländer è rimasto a dormicchiare nei retrobox, così come tanti telespettatori sul divano si sono appisolati alla maniera di Bottas. Senza pioggia e senza safety car il risultato è stato una gara noiosa e prevedibile, forse senza Verstappen sarebbe sembrata un po’ più combattuta, ma solo un pochino… Bisogna cambiare!
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