La nuova vettura elettrica di FIAT, la 600e, ha vinto il premio “Quattroruote La Novità 2024”

La Fiat 600e è l’auto preferita dai lettori di Quattroruote, che hanno votato online sul sito e sui social e hanno potuto scegliere tra 20 candidate selezionate dalla redazione tra le novità più interessanti presentate nel 2023.

Olivier Francois, FIAT CEO, ha commentato: “Questo riconoscimento mi rende davvero felice, non solo per il premio in sé ma per ciò che rappresenta. I lettori attenti ed esigenti di Quattroruote hanno risposto con il cuore premiando la nuova Fiat 600 che, con l’aggiunta di una versione ibrida entro la fine dell’anno, diventerà la nuova auto per le famiglie italiane, con le quali condividiamo un amore lungo un secolo”.

Il premio rappresenta un riconoscimento importante per FIAT in Italia, uno dei primi Paesi a lanciare la sorella maggiore della 500e. È anche un segno che i lettori esperti di Quattroruote sostengono il ritorno del Marchio nel segmento B con il suo iconico stile italiano. Infatti, la Fiat 600e, ulteriore tappa nel percorso di elettrificazione di FIAT, è disegnata e progettata in Italia e incarna la bellezza italiana e la filosofia della Dolce Vita. Fiat 600 ha già ampliato la propria gamma con il lancio di 600 Hybrid, progettata per rendere ancora più semplice la transizione verso una mobilità più sostenibile ed elettrificata.

Si tratta dell’ottavo successo di FIAT al premio annuale DI Quattroruote, organizzato dal 2000 e giunto alla sua 25esima edizione. I successi più recenti risalgono al 2021 con la 500e, preceduta da Fiat 500X (2016), Fiat 500 L (2013), Fiat 500 (2008), Fiat Punto (2006), Fiat Panda (2004) e Fiat Stilo (2002).

Per quanto riguarda la Fiat 600e, il modello elettrico più recente lanciato da FIAT, ha già ricevuto tre premi dal suo lancio, confermando il suo consenso in tutta Europa: il premio Auto Europa “Premio della Giuria Popolare” 2024, vinto lo scorso ottobre, e il premio tedesco “Carwow Car of the Year 2024” nella categoria “Citycars” dello scorso dicembre.

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