LA TRILOGIA DEL REPARTO CORSE LANCIA
In borgo San Paolo a Torino per oltre 20 anni c’è stata la sede di un gruppo di lavoro tra i più gloriosi nel panorama motoristico sportivo.
Il Reparto Corse Lancia è stato protagonista dal 1960 alla metà degli anni 80, delle vittorie che hanno reso famoso nel mondo il marchio Lancia, sono state conquistate prima con la Flavia poi con la Fulvia in seguito con la Stratos, la 037 e per finire con la Delta, 10 campionati del mondo vinti nei rally oltre ai tre conquistati in pista.
I libri usciti qualche anno fa sulla storia della Fulvia prima e della Stratos poi, dall’editore Ephedis, hanno celebrato come meglio non si sarebbe potuto, tutta la vittoriosa carri
era agonistica di questi due modelli.
Due volumi, che forse si potrebbero definire due enciclopedie che sono state rese possibili perché l’autore Gianni Tonti era all’epoca il Direttore tecnico di quel Reparto Corse Lancia e soltanto grazie alla sua memoria, ai suoi appunti e ai suoi quaderni è stato possibile ricostruire la storia agonistica di ogni singolo modello potendo così rivivere le vittorie e i piazzamenti di quel dream team di piloti capitanati dal “Drago” Sandro Munari.
Oggi questa opera diventa una trilogia perché il progetto editoriale della Ephedis ha appena presentato il terzo capitolo della saga dedicata al Reparto Corse Lancia, si tratta dei racconti dedicati alle vittorie ottenute in pista dalla squadra Lancia prima con la Beta Montecarlo Turbo poi con i prototipi LC1 e LC2.
Sempre grazie alle testimonianze e alle analisi tecniche di Gianni Tonti è interessante ripercorrere come la stessa squadra che aveva dominato per un decennio la scena rallystica, si è dovuta reinventare per costruire e far vincere autovetture completamente diverse per potenza, aerodinamica e velocità, perché le ultime evoluzioni disponevano di 800 cavalli e potevano superare gli oltre 400 km/h.
Una squadra fortemente voluta sempre dall’ onnipotente Cesare Fiorio, già artefice delle vittorie nei rally, che volle come piloti per questa ulteriore sfida, che portò i piloti a cimentarsi anche a Le Mans, i migliori campioni disponibili sul mercato attingendo anche dalla F1, da Patrese ad Alboreto da Ghinzani a Nannini, Barilla, Martini, Fabi e Baldi. Con la inconfondibile livrea Martini queste auto hanno dominato in tutti i circuiti più famosi del mondo grazie alla passione e alla professionalità di quel manipolo di temerari, tecnici e meccanici, che lavoravano a Borgo San Paolo, che per chi è di Torino è un simbolo della città capitale dell’automobile.
Il libro, che sarà in edizione limitata, è già prenotabile sul sito:
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