L’auto rallenta, ma la crescita non si ferma
A ottobre in Europa si sono venduti 1.144.109 veicoli.
Rispetto allo scorso settembre non si è assistito a una crescita del 9,8% bensì del 2,7%.
I migliori dati di vendita come incremento vedono l’Italia al primo posto con un +8,6%, seguono Spagna con un +5,2%, Germania con un 1.1%, Francia con un +1,0% mentre UK dopo un periodo in costante crescita va sotto con un -1,1%.
Entrando un po’ più nel dettaglio emerge che i brand premium continuano la loro corsa, in particolare BMW, Mercedes, Volvo, Jaguar e Land Rover ma anche Jeep; a macchia di leopardo invece i generalisti, c’è chi sale come Ford e Fiat e chi scende come General Motors, Renault, Toyota, Nissan…
I coreani, Hyundai e Kia, fanno storia a sé e continuano la loro incredibile corsa segnando incrementi rispettivamente del 4,4% e del 8,4%.
Forte crescita anche per Suzuki e Honda. Bisogna però rimarcare che Honda ha ora una gamma molto fresca, finalmente; Suzuki il suo cavallo di battaglia, la Vitara completamente rinnovata e che strizza più l’occhio alla massa che agli specialisti in virtù della costruzione differente dell’autotelaio tra il nuovo e il vecchio modello.
Riflettendo sugli incrementi del settore premium colpisce quello di Jaguar e Land Rover, +32,8%. Al di là di tanti nuovi modelli, porta a pensare che sul mercato premium c’è da parte della clientela una volontà di “exit dal made in Germany”, tesi che trova sostegno anche considerando la crescita di Volvo con un +5,2% e osservando il parco usato dei dealer.
Volkswagen si ritrae dell’0,8%, ma è ancora troppo presto per affermare che sia dovuto allo scandalo, come ha scritto giustamente Tommaso Tommasi, al contrario dei più.
Per diritto di cronaca si segnala poi che sui media soprattutto locali si sente una forte presenza del Gruppo VW con promozioni e offerte, anche sull’assistenza, come non si sentiva o vedeva da tanto, tanto tempo.
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