Parigi: dopo la guerra alle auto, adesso tocca alle moto

Parigi continua la sua guerra ai mezzi inquinanti. Dopo le auto adesso tocca alle moto: dal primo settembre è vietato parcheggiare fuori dalle aree di sosta a pagamento, ma le tariffe sono carissime: da 3 Euro la prima ora a £7,50 per 6 ore. E anche i residenti vengono tartassati.

La guerra a chi non usa i mezzi pubblici a Parigi si fa sempre più rovente. Dopo il bando assoluto alle vetture diesel a partire dal 2024 (ma già da tre anni le vetture a gasolio immatricolate prima del 2009 non possono già circolare) e quello alle vetture a benzina dal 2030, adesso sotto la mannaia sono finite le due ruote a motore, e il messaggio perverso che la capitale francese manda al resto del mondo è inquietante perché altri amministratori comunali di altre città in Francia e fuori dalla Francia si potrebbero accodare.

Da anni la sindaca della città, Anne Hidalgo, sta portando avanti la sua crociata, e dopo aver reso la vita impossibile alle auto, adesso si accanisce con violenza contro i motociclisti spiegando che «La misura ha lo scopo di incoraggiare i cittadini a usare un mezzo meno inquinante non soltanto per l’aria ma anche dal punto di vista acustico.»

Ovviamente è scoppiata una protesta popolare che però ben poco servirà a far cambiare al primo cittadino. Si lamentano soprattutto i pendolari del ceto meno abbiente che non si possono permettere gli affitti per abitare in centro e che sono costretti ad usare un mezzo privato perché gli orari di lavoro mal si sposano con gli orari dei mezzi pubblici.

Una rivolta purtroppo senza speranza: adesso le moto parcheggiate fuori dalle aree dedicate, non potranno sostare mai, perché nel caso i mezzi verranno portati via dalla polizia municipale. Ma parcheggiare costerà tantissimo: 3 Euro in centro la prima ora e 2 in prima periferia, ma si tratta di una tariffa a crescere, 12 Euro per 3 ore, 19,50 per 4 ore, 28,50 per 5 ore fino a 37,50 per 6 ore. Un salasso insopportabile voluto appositamente per far desistere i più ostinati.

E i residenti? Tempi duri anche per loro, e peggio per chi non ha un box dove sistemare il mezzo. Dovranno pagare una tassa annuale pari a 22,50 euro ma ci dovranno aggiungere il pagamento per la sosta che va da 0,75 Euro per un’ora a 4,50 Euro per un giorno. In città ci sono adesso 42 mila posti assegnati alle moto, a riprova di quante due ruote a motore circolino nella capitale. Le moto elettriche sono esentate, ma il loro numero è comunque molto basso. Si pagherà dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 20 con esclusione dei giorni festivi infrasettimanali e del mese di agosto.

Inutile dire che questa guerra santa punisce soprattutto chi ha redditi bassi e nemmeno ha i quattrini per aggiornare il suo mezzo a vantaggio di uno “pulito”. Una guerra di classe, oltre che ideologica, che potrebbe fare gola a chi penserà subito a come rimpinguare le casse comunali vuote, con tutti i rischi che ci possiamo facilmente immaginare. (blog.quattroruote.it)

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