Sette\otto domande a Peter Vande Graveele
Peter Vande Graveele è un pubblicitario belga o forse meglio fiammingo e già’ scrivere giusto il suo nome è un’ impresa.
Doppia laurea: in Lettere e Filosofia e in Lingua e Letteratura tedesca e inglese.
Lettore fanatico di libri (gli scrittori preferiti sono: Machiavelli, Paul Auster, Murakami, Primo Levi).
Ecco cosa dice delle macchine : “Le auto sono vere emozioni, e io sono un vero appassionato di auto a benzina, ma … il piacere di guida delle auto elettriche non è affatto male. Non direi mai “NO” a una macchina come la Aston Martin DB “
Gira il mondo e capisce sempre più come l’Italia, le sue strade, le sue auto segnino i ricordi e le vite di tanti stranieri . Basta leggere le sue risposte-flash per capire.
1) La tua prima auto, un souvenir
La mia prima auto è stata una 126 FIAT.
2) Inviti uno o più piloti di F1. Con chi ti piacerebbe cenare?
Thierry Boutsen, il nostro unico vero pilota belga di F1.
3) La tua strada preferita, c’è una strada che ti piace di più?
La S2S22 da Castellina in Chianti a Siena, detta la Chiantigiana
4) Un viaggio che vorresti ripetere, o che vorresti fare
Da Bruxelles a Montalcino in auto, in 2 giorni, attraversando il Belgio, il Lussemburgo, la Francia, la Svizzera, l’Italia.
5) Preferisci guidare o essere un passeggero?
Guidare.
6) Una gustosa pausa in macchina, un ricordo
Stare su una BMW i8 con un importate cliente, attraverso la città di Anversa. Dall’ufficio al ristorante. Un breve viaggio, ma importante…. (nella foto Peter e il cliente alla guida)
7) Il circuito che ti piace di più, e perché
Francorchamp Belgio. Puro sciovinismo.
8) Cosa si pensa delle auto italiane in Benelux? Cosa sarebbe l’Italia senza la Ferrari?
Belle macchine, come le Alfa Romeo, ma non molto affidabili. Bel design, guida emozionale. Fiat Multipla è sicuramente considerata in Belgio come una delle più brutte auto di sempre … Peccato che il brand “Lancia” sia scomparso a livello internazionale. Il marchio è stato molto amato in Belgio. La Ferrari è l’auto dei sogni in Belgio di molti giovani ragazzi.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!