Storia degli autogrill dal 1947 ad oggi

Il primo autogrill in Italia aprì nel 1947 sull’autostrada Milano-Torino all’altezza del casello di Novara: lo realizzò Mario Pavesi, il noto inventore dei biscotti Pavesini. All’origine si presentava come un mini-bar con spaccio di biscotti, toast e panini imbottiti, poi arrivarono i primi tavolini e delle poltroncine sistemati sotto un pergolato all’esterno della struttura molto innovativa in quegli anni, ma subito apprezzata dagli automobilisti.

In questo autogrill si presagiva il boom economico dell’Italia. Negli Anni ’50 l’Autogrill Bar Pavesi nasceva sulla Milano-Torino ed includeva un ristorante. Negli Anni ’60 si andava a pranzo alla domenica negli Autogrill a ponte e si vedevano sfrecciare le auto sotto finestroni. Nascevano di riflesso i bazaar, antesignani dei market di oggi. Negli Anni ’60 arrivò il boom delle utilitarie, Fiat 500 e 600 e le aree di servizio autostradale diventarono numerose.

Ad affiancare gli autogrill Pavesi furono i Motta-grill dando inizio ad una ampia gara industriale con una dozzina di Autogrill a ponte: il primo in acciaio, realizzato da Angelo Bianchetti, nacque s Fiorenzuola d’Arda vicino a Piacenza e Parma ed ospitava il primo ristorante sorto in Europa.

Nel 1961 Motta aprì il grill a Cantagallo fra Bologna e Firenze. Negli Anni ’70 si assisteva al fenomeno della motorizzazione di massa con una rete stradale che in Italia si sviluppava su 3900 km. La vacanza iniziava di fatto in Autogrill e numerosi film hanno avuto come sfondo quanto accadeva in questi market come il Sorpasso, Pane e Tulipani, Bianco Rosso e Verdone.

Va precisato che il Gruppo Autogrill è nato come marchio nel 1977 dalla fusione di Alemagna, Motta e Pavesi ad opera dell’Iri. Autogrill si trovano in oltre 40 Paesi tra Nord America, Asia, Europa ed Oceania con oltre 3500 punti vendita e con un portafoglio di 359 marchi.

Negli Anni ’80 arrivava il secondo miracolo economico. Si calcolava che nei 5700 km di autostrade si registrava la presenza giornaliera di circa 3 milioni di viaggiatori e che sorgevano anche Ciao e Spizzico. Negli Anni ’90 la ristorazione autostradale navigava a vele spiegate ma coinvolgeva anche il mercato francese e spagnolo.

Nel 1995 erano i Benetton ad attuare, dopo la quotazione in Borsa, una strategia internazionale coinvolgendo i mercati del Belgio, Olanda, Austria e Germania. Nel ’99 ulteriore passo in avanti con la rilevazione di HMSHost, leader della ristorazione autostradale ed aeroportuale negli Usa diventando un punto di chiaro riferimento in ben 4 continenti.

Negli Anni 2000 il Gruppo Benetton diversificava le proprie attività in business contigui al Food&Beverage entrando di fatto nel settore del Travel retail&Duty Free. Altre acquisizioni avvennero con Alpha Group, World Duty Free, attività che cessò nel 2013 con una scissione fra Autogrill e Travel Retail&Duty Free. Autogrill si lancia in nuove sfide con una strategia che si basa su tre obiettivi: rafforzamento nelle economie mature e sviluppo in quelle emergenti, trasformando l’offerta ed i servizi.

Per la cronaca il Gruppo Autogrill si trova in 30 Paesi di 4 Continenti, opera in 779 location, gestisce 3500 punti vendita ed è presente in 140 aeroporti nel mondo con una forza lavoro di 46.000 unità. Italia al momento sono oltre 400 i punti vendita di cui più di 200 in autostrada e circa 100 su strade ordinarie, ed ancora 18 lavorano in stazioni ferroviarie, 15 in areoporti ed una decina in varie città. Poi vanno segnalati le presenze in Centro commerciali e in Fiere. Autogrill che offrono 120 milioni di tazzine di caffè ogni anno agli automobilisti e che servono 160 milioni di clienti all’anno.

Foto: 1947 – 1° Autogrill Novara – Progettista Arch. A. Bianchetti, archivio Arch. J.J. Bianchetti

 

2 commenti
  1. Eraldo Mussa
    Eraldo mussa dice:

    Che bello spunto ! Molto interessante!
    Poi logicamente ci sarebbe da parlare degli azionisti attuali, ma questo va fatto in altre sedi…
    Grazie e bravo!

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